E’ stata pubblicata oggi (15 marzo) la sentenza del TAR Campania che respinge il ricorso che l’ex sindaco Uliano e gli altri amministratori della sua giunta, nonché i consiglieri di maggioranza che gli erano rimasti fedeli, avevano formulato sulla regolarità di dimissioni dal Consiglio comunale dei consiglieri di opposizione, insieme a due “voltabandiera” (Stefano De Martino e Luigi Ametrano). Documento che, facendo venir meno il numero legale necessario per mantener in vita l’organo assembleare comunale, nei fatti ha sancito la fine, dopo solo due anni, di una parentesi amministrativa pompeiana molto discussa e ricca di colpi di scena.
Che farà adesso Uliano? E’ la domanda legittima dei pompeiani divisi tra favorevoli e contrari al suo operato. L’ex sindaco boy scout è rimasto praticamente solo. Orfano immediatamente dei suoi maggiori collaboratori (il vicesindaco Pietro Orsineri ed il segretario e consigliere politico Alfredo Coppola) è stato successivamente abbandonato anche dagli altri politici della sua maggioranza che gli hanno fatto intendere a chiare lettere di non vedere più nella sua persona il personaggio adatto a guidare una nuova coalizione per la prossima campagna elettorale.
Probabilmente Uliano aveva tentato la carta del ricorso amministrativo per rinsaldare una solidarietà di ceto politico che è venuta meno inesorabilmente. Ora si trova ad un bivio: portare avanti una nostalgica candidatura di bandiera senza sostanza e prospettive concrete o chiudere definitivamente una parentesi non gratificante della sua epserienza politica e dedicarsi a tempo pieno alla sua attività professionale di funzionario della sanità universitaria ed alla cura della mamma a cui notoriamente è molto legato.
twitter: @MarioCardone2
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