Un clochard originario di Ottaviano mette nei pantaloni un candelabro placcato in oro che si trovava nel cassetto dell'altare maggiore della cappella di Bartolo Longo del Santuario della Vergine di Pompei, senza rendersi conto che il suo gesto era stato registrato dalle telecamere di videosorveglianza. A scoprire il furto dell’oggetto religioso di valore e a darne l’allarme, è stato il sacerdote celebrante della Santa Messa.
Il ladro, F. N., di 22 anni, era persona già schedata dalle Forze dell’Ordine. Risulta da tempo senza fissa dimora ma dal momento che è stata registrata la sua immagine è stato facile catturarlo appena ha rimesso piede in Santuario dove, a quanto pare, aveva preso l’abitudine di delinquere.
I carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata hanno appurato il comportamento criminoso del giovane poche ore dopo il furto, raccogliendo dal ladro la testimonianza che l’oggetto religioso sarebbe stato venduto ad un ricettatore napoletano per 150 euro. Ora l’attività investigativa dell’Arma è impegnata a rintracciare il ricettatore del candelabro, nella speranza che nella refurtiva che ha intercettato finora ci sia altro materiale d’arte trafugato in chiese ed altri luoghi di culto.
Le indagini dei carabinieri hanno evidenziato che il pregiudicato, attualmente rinchiuso a Poggioreale, aveva precedentemente messo a segno altri tre furti di autoradio avvenuti nel parcheggio del Santuario. Il malvivente senza fissa dimora, che probabilmente frequenta Pompei per partecipare alla mensa gratuita dell’Ordine di Malta, ha a suo carico altri precedenti penali specifici, Dovrà rispondere alla legge per furto aggravato plurimo.
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