Donato Cafagna lascia l'incarico di commissario prefettizio del Comune di Pompei.
E' stato nominato dal Ministero dell'Interno a capo della Prefettura di Taranto. E’ probabile che la settimana prossima si saprà il nome del suo sostituto a Pompei.
Cafagna era alla guida dell'Amministrazione comunale mariana dalle dimissioni della maggioranza dei consiglieri, che mandarano a casa Nando Uliano nell'agosto scorso.
Verosimilmente lascerà anche l'altro suo incarico di commissario di Governo per la Terra dei Fuochi.
«Non so quando lascerò Pompei e la Terra dei Fuochi per ricoprire il nuovo incarico che mi è stato assegnato dal Governo - ha dichiarato Cafagna, che abbiamo intevistato dopo la notizia della sua nomina a Prefetto di Taranto -. E' probabile che se ne parli la settimana prossima».
Cafagna lunedì prossimo sarà normalmente presente al lavoro, alla sua scrivania. La mattina presso il Comune di Pompei e il pomeriggio nella Terra dei Fuochi, dove porta avanti l’attività di coordinamento delle forze di polizia contro il disastroso inquinamento del territorio.
A Pompei è probabile un incontro con i giornalisti. E’ contento, presumibilmente, di tornare nella sua regione di provenienza (Cafagna è originario di Barletta). Il commissario prefettizio di Pompei non conosce ancora il nome del suo successore né sa se il suo sostituto ricoprirà entrambi gli incarichi (a Pompei e nella Terra dei Fuochi) che lui ha svolto con professionalità ed esemplare senso del dovere. Cafagna ha operato per soli 5 mesi a Pompei ma questo breve periodo è stato sufficiente per farlo apprezzare dalla dirigenza ed il personale del Comune e da quella parte della comunità civile locale che predilige il bene pubblico agli interessi di parte.
Nella sua breve permanenza a Palazzo de Fusco, si è distinto per un alto senso di collaborazione con gli altri Enti istituzionali del territorio (Soprintendenza archeologica e Santuario della Madonna del Rosario). Se ne è avuta la prova evidente in occasione della presentazione del cartellone degli eventi natalizi, in cui i tre Enti hanno manifestato (dato abbastanza raro) un alto senso di collaborazione.
Probabilmente qualche suo intervento, come quello di eliminare i tavolini dal lato della piazza Bartolo Longo, antistante la facciata del Santuario, non è stato apprezzato dal ceto commerciale di Pompei (che all’annuncio della nomina di Cafagna a Prefetto di Taranto avrà tirato un sospiro di sollievo) anche se tutti hanno potuto riscontrare, in questi 5 mesi, i segni della sua massima apertura democratica alla consultazione di base prima delle deliberazioni.
Gli interventi in cui l’amministrazione comunale di Pompei si è maggiormente orientata sotto la sua guida, sono stati in primis la verifica della sicurezza delle scuole e degli altri edifici pubblici rispetto al rischio Vesuvio.
Ha dato notevole impulso (insieme alla Prefettura di Napoli ed alla magistratura oplontina) all’attività di contrasto dell’abusivismo urbanistico e commerciale e si è attivato (in collaborazione con il generale Luigi Curatoli, responsabile del GPP) per migliorare l’area antistante Porta Marina. Vale a dire il salotto buono degli Scavi di Pompei.
L’augurio di tutti è che il successore che sarà nominato dalla Prefettura di Napoli (che a sua volta ha cambiato "titolare") per accompagnare l’amministrazione comunale fino alle elezioni di primavera, si riveli del suo livello e della sua statura morale.
twitter: @MarioCardone2
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