Si avvicina la data della competizione elettorale a Pompei. Non è più tempo di tatticismi. Le future alleanze dipendono dalla scelta del candidato sindaco. Ora che è stato deciso di aprire la porta ai partiti politici, dipende anche dall’orientamento della coalizione.
«Il commissario cittadino del Partito Democratico di Pompei, Giuseppe Esposito, ha parlato chiaro. Si configura per le prossime elezioni amministrative una coalizione di centrosinistra», ha argomentato l’ex consigliere comunale Bartolo Martire, che ha annunciato una riunione, a breve, con la consigliera regionale Loredana Raia (di Torre del Greco) insieme alla componente riformista pompeiana, in vista delle prossime elezioni.
Una notizia che chiarisce l’intenzione di base dei simpatizzanti pompeiani del partito di Renzi di non delegare l’iniziativa politica alla sola componente di Mario Casillo (capogruppo regionale Pd) ma di mettere in campo, a poco alla volta, tutte le anime del Partito in Regione Campania che hanno messo radici sul territorio vesuviano.
In proposito, ha le carte in regola (per numeri e per programmi) Alternativa Pompeiana, che non fa mistero della vicinanza al consigliere regionale Antonio Marciano. A questo punto entra in campo una pregiudiziale (non inderogabile) sul profilo del futuro candidato sindaco: dovrebbe essere un aspirante tesserato del Partito Democratico o (almeno) un suo simpatizzante (se appartenente a formazione civica).
Si restringe sempre di più, dunque, la rosa degli aspiranti (ne avevamo contati pochi giorni fa 13 su tutto il palcoscenico pompeiano). Alla fine è lo stesso Bartolo Martire che tiene a sottolineare la priorità morale del nominativo Franco Gallo. «E’ stato il nostro candidato sindaco al ballottaggio delle ultime elezioni - sostiene Martire -. Si è comportato rigorosamente nei banchi dell’opposizione - prosegue -. Ne consegue che la colazione di centrosinistra deve partire dal suo nome, salvo proposta migliorativa che dovrà essere valutata da tutti».
Quale potrebbe essere una proposta migliore? Da più parti si fa il nome di Claudio Alfano (ex vice sindaco nella gestione D’Alessio e figlio dell’ex presidente del Consiglio comunale, Salvatore Alfano). Da parte sua Alternativa Pompeiana ha il candidato di bandiera in Domenico di Casola, professionista forense, protagonista anche di una breve esperienza politica come presidente del Consiglio comunale (durante la gestione Zito) ma più conosciuto come professionista apprezzato nella società civile. Dote che lo ha sostenuto a lungo contro l’ipotesi Uliano (candidato sindaco), alla fine prevalsa nelle precedenti amministrative.
Se nel tavolo politico dell’11 gennaio ha prevalso lo schema di centrosinistra, non significa comunque che coalizioni di opposto orientamento siano state scoraggiate o scartate in via preventiva. Tra queste emerge quella che potrebbe delinearsi con la presentazione di candidato sindaco del commercialista Pasqualino Vassallo, già candidato precedentemente per NCD in Regione Campania. Un’aspirazione, la sua, che se prosegue lo porterà a sfilarsi dal tavolo politico di centrosinistra per passare al dialogo con Nico Coccoli che, a questo punto, diventa il suo naturale interlocutore per la medesima appartenenza politica.
Resta la componente degli sconfitti targati Uliano che non intende restare per sempre alla finestra.
Presenta anch’essa il candidato di bandiera nell’ex presidente del Consiglio comunale Roberto Robetti. Ma è risaputo che il primo cavallo è quasi sempre carne da macello. Bisognerà quindi attendere l’orientamento di Conforti e compagni sulla base nel nuovo scenario politico anche se è noto che tutti i notabili dell’ex coalizione Uliano coltivano simpatie di destra mentre, rimasto solo, il sindaco boy scout è risoluto di scendere in campo e si consola nel registrare il sostegno autorevole del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che dovrebbe dare la disponibilità del simbolo (DEMA) per una formazione di candidati pompeiani.
La seconda lista sarebbe quella dei “Briganti” seguita da una imprecisata terza lista civica.
La rosa dei papabili candidati alla poltrona di primo cittadino di Pompei si restringe. La selezione va avanti inesorabilmente. Alla fine si cerca con la lanterna un sindaco che duri più di due anni.
twitter: @MarioCardone2
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