In linea con la leggenda sulla mala sorte che portano con sè gli oggetti trafugati all’archeologia pompeiana, ha ceduto distaccandosi dal muro un pannello parte dell’allestimento della mostra "Il corpo del reato", facendo cadere un ripiano espositivo che ospitava alcuni reperti.
L’allestimento è stato immediatamente ripristinato con tutti i reperti in esposizione (in foto), ad esclusione di alcuni oggetti (2 unguentari in vetro e 2 in terracotta di circa 6 centimetri, e una statuetta in terracotta di 10 cm) che hanno subito un danneggiamento in alcune parti e sono stati sottoposti a immediato restauro, al termine del quale torneranno in vetrina al posto di prima.
E’ quanto ha fatto sapere l’ufficio stampa della soprintendenza archeologica di Pompei dopo che si era diffusa la voce sulla probabile frantumazione di alcuni reperti archeologici esposti nell’Antiquarium degli Scavi di Pompei della collezione “Tesori Liberati” per la mostra “Il corpo del reato”, inaugurata pochi giorni fa, il 16 dicembre, e realizzata con reperti archeologici recuperati dalle forze dell’ordine a partire dagli anni ’60.
La notizia del danno pare sia arrivata alla stampa ancora prima che alla direzione della Soprintendenza di Pompei che, in ogni caso, si è data immediatamente da fare per far tornare tutto, e presto, come era prima. Alla fine la mostra è di nuovo regolarmente visitabile negli orari di apertura del sito.
twitter: @MarioCardone2
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