Si è verificata nella tarda serata di ieri, a Pompei, l’ennesima scazzottata notturna tra frequentatori di un locale di via Carlo Alberto.
Probabilmente a far scattare la rissa è stato il solito futile motivo del complimento di troppo ad una ragazza o lo sfottò ad un componente di una comitiva. La conseguenza è che quando sono arrivati sul posto i carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata, verosimilmente allertati per quanto stava accadendo, gli ardori si sono immediatamente raffreddati.
Ne deriva che non ci sono state conseguenze di ordine legale o fermi di sorta. Pare che ad essere coinvolti nella zuffa ci siano stati (insieme ad altri giovani di paesi vesuviani limitrofi) alcuni giocatori della squadra di calcio di un centro confinante con Pompei, tra i quali un attaccante che, a dire dei presenti, ha riportato il setto nasale fratturato.
Chi ha riferito la notizia ha detto che le due comitive di giovani in contesa (che se le davano su opposti fronti) quando si sono rese conto che stava per arrivare sul posto il nucleo radiomobile dei carabinieri, se la sono svignata per non pagare con eventuali sanzioni il conto di una bravata giovanile che alla fine non ha prodotto gravi conseguenze (a parte il disturbo notturno), mentre la causa è probabilmente da ricercare nell’euforia di una bevuta di troppo.
Alla fine (prima di rientrare) qualcuno deve essersi rivolto al pronto soccorso del suo Comune di residenza anche se, per evitare conseguenze di ordine legale (per sé e per gli altri), avrebbe preferito addurre il motivo della ferita riportata ad un incidente privato.
Non è la prima volta che le bravate notturne nei localetti di Pompei finiscono in risse. Elementi che hanno portato la società civile locale, l’Amministrazione comunale e le forze dell’ordine a praticare deterrenti (come il divieto di somministrare alcolici ai minori e la chiusura anticipata degli esercizi pubblici) che a quanto pare non hanno ancora prodotto appieno i risultati che si speravano.
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