E’ partito a Pompei un primo approccio politico per fare il nome del candidato a sindaco? Sembrerebbe proprio di sì, anche se i protagonisti di questo rendez-vous saranno pronti a smentire ogni intempestiva insinuazione al riguardo per preservare la sicurezza di un percorso politico che si presenta ancora pieno di insidie e di possibili colpi di scena.
Tutto è fermo a livello di sintesi (nomi e programmi) eppure qualche cosa si sta muovendo nella politica di Pompei. Si naviga prevalentemente sott’acqua facendo molta attenzione di restare fuori dall’ufficialità. Soprattutto partono quotidianamente comunicati ufficiali che diffondono notizie di scarso interesse mentre tutti si guardano bene dal rilasciare dichiarazioni riguardo al candidato ideale alla poltrona di primo cittadino, perché prevale in tutti i probabili protagonisti del prossimo confronto elettorale (meno di una decina divisi tra i due probabili schieramenti che scenderanno in campo) la preoccupazione di bruciare le carte ad un personaggio amico prima che le abbia messe sul tavolo.
Sul piano della cronaca si registra da una parte l’iniziativa di tre comitati di cittadini coordinati dall’avvocato Gaetano Coccoli, che si stanno impegnando sul piano di interventi programmatici che prevalentemente riguardano l’area sud di Pompei e recentemente per la ristrutturazione del campo sportivo di Fossa di Valle. Interventi che hanno fatto del commissario prefettizio Cafagna l’interlocutore privilegiato, mettendo Coccoli ed i suoi amici nella vetrina mediatica dove, in verità, fino a questo momento, sembrano essere rimasti abbastanza isolati. Anche se resta apprezzabile il loro metodo politico che è partito dai programmi anziché dagli organigrammi (consuetudine purtroppo consolidata, salvo eccezioni, sullo scenario elettorale di Pompei).
Altra iniziativa da non sottovalutare nella portata riguarda cinque consiglieri comunali della cordata dei dimissionari (per intenderci, quelli che hanno sfiduciato di fatto il sindaco Uliano). Parliamo di Angelo Calabrese, Carmine Cirillo, Raffaele De Gennaro, Salvatore Perillo e Marika Sabini. Sarebbero protagonisti di tre liste civiche tra le quali due già sono state in campo con presenze radicate prevalentemente nelle opposte periferie di Pompei: a Nord (Tre Ponti) ed a Sud (Messigno).
La terza lista elettorale, quella che si accinge a mettere in piedi Salvatore Perillo, è ancora “da scoprire” anche se il consigliere comunale lanciato dal duo D’Alessio – Padulosi ha annunciato una formazione in prevalenza di giovani di tutte le estrazioni sociali.
Perché queste tre probabili liste hanno fatto il “passo avanti” pur lasciando aperta la porta alle componenti (interne ed esterne) del cosiddetto fronte contro Uliano? La domanda è legittima ma è altrettanto evidente che gli interessati non hanno alcuna intenzione di spiattellare prima del tempo le loro strategie legate probabilmente ad ambizioni di primogenitura.
Forse a Natale gli “antagonisti” toglieranno la curiosità ai pompeiani. “Ci siamo posti come interlocutori centrali dentro una vasta coalizione compresa tra le due opposte componenti riferibili agli ex antagonisti di Uliano delle ultime amministrative”. E’ la risposta ad un quesito “scomodo”. Risposta fatta di parole che dicono tutto e niente, come spesso succede in politica.
twitter: @MarioCardone2
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