Fermo da circa un mese il cantiere edile che opera per la costruzione della strada che collega il casello di Pompei Ovest con via Stabiana, superando due passaggi a livello della rete ferrata delle Ferrovie dello Stato.
L’area circostante all’antica Masseria Curato sta tornando al degrado di prima (deposito abusivo di rifiuti speciali e sito di sosta di automobili con a bordo prostitute e travestiti che adescano clienti nell’area degli Scavi durante la notte). Il motivo dello stop ai lavori di un’arteria concepita per evitare due passaggi a livello ma che sarà utile anche al flusso turistico diretto verso la città nuova (data l’insufficienza di via Plinio a fronteggiare il traffico automobilistico corrente) è legato, come informa l’Ufficio Tecnico del Comune di Pompei, a motivi di ordine burocratico originati dalla formalizzazione della variante che prevede la strada, che a sua volta è dettata (la variante) dal rinvenimento di reperti di natura archeologica lungo il percorso.
E’ risaputo che tutta l’area circostante (specie via Stabiana) è costellata da presenze archeologiche che hanno condizionato lo stesso tracciato della nuova strada che è stata finanziata dai fondi delle Ferrovie dello Stato, orientati alla creazione di una linea metropolitana di trasporti locale per l’utenza pendolare giornaliera tra Napoli e l’entroterra vesuviano-sarnese.
L’iniziativa era partita bene all’inizio, ora ha incontrato intoppi di diversa natura (prima archeologica successivamente burocratica) né, eliminato il governo politico della città di Pompei, altri soggetti mostrano interesse a sollecitare la conclusione dei lavori importanti per l’economia della città.
twitter: @MarioCardone2
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