Sarebbero partite già da tempo iniziative speculative a Pompei Ovest, nel raggio di un chilometro dal sito dove dovrebbe essere costruito l’hub ferroviario programmato dal governo Renzi. Una iniziativa del ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, che opera sul territorio vesuviano attraverso il braccio operativo dell’Unità Grande Pompei diretta dal generale Luigi Curatoli, e del ministro dei Trasporti Graziano Delrio.
Si parla da tempo, nell’ambiente dei professionisti del settore edile, di iniziative di mediatori. Nessuna notizia positiva risulta all’Ufficio Tecnico del Comune di Pompei per quanto riguarda eventuali espropri che sarebbero formalizzati solo dopo che sarà approvato dal comitato di gestione dell’Unità Grande Pompei (riunione programmata per ottobre) il progetto esecutivo delle Ferrovie dello Stato.
L’argomento è stato oggetto di dibattito nel corso del meetup di sabato scorso organizzato dal M5S a Pompei con l’intervento di Luigi Gallo (vice presidente della commissione Cultura della Camera dei deputati) ed altri attivisti di Pompei e del territorio vesuviano.
Nel corso dell'incontro, Antonio Irlando (nella foto) - presidente dell’Osservatorio Vesuviano sul Patrimonio Archeologico ed ex assessore di Torre Annunziata e Pompei - ha parlato pubblicamente di misurazioni, stime e trattative su fondi che potrebbero in futuro riguardare l’area su cui sarà realizzato l’hub che, secondo il progetto di massima precedentemente approvato, prevedrebbe anche un vero e proprio Centro Commerciale Turistico dotato di ampio parcheggio e di una passerella sopra elevata che porterebbe i visitatori degli Scavi di Pompei direttamente all’ingresso di Porta Marina, senza passare per la Piazza inferiore dotata di punti di vendita di souvenir, chioschi, ristorati ed alberghi.
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