«Non ho nessuna intenzione di fermare la mia iniziativa di contrasto alla costruzione di un Hub ferroviario per gli Scavi di Pompei, nonostante sia venuto meno il contributo istituzionale locale con la sfiducia al sindaco Uliano».
Lo ha dichiarato la vicesindaco della città metropolitana di Napoli, Elena Coccia, che si dice convinta che il «no Hub» avrà lo stesso consenso del «no Tav» e di tanti altri movimenti politici contrari ai lavori pubblici con grosso impatto ambientale e dispendioso budget.
Opere che, secondo la combattiva Coccia, non assicurano vantaggi ai residenti. Al contrario alimentano business e corruzione. Le considerazioni della Coccia, nello specifico, vengono riferite all’iniziativa partita l’anno scorso (settembre 2015). Allora il comitato di gestione della “Buffer Zone” del Grande Progetto Pompei avviò lo studio di fattibilità delle Ferrovie dello Stato. Seguirono consultazioni e tavoli tecnici con la partecipazione di Comuni della ‘Buffer Zone’, la Città Metropolitana di Napoli, la Regione Campania, nonché i rappresentanti della Curia e del Provveditorato interregionale per le Opere pubbliche di Campania, Basilicata, Puglia e Molise.
Il progetto prevede la spesa di circa 35 milioni di euro, trenta mesi in tutto per la realizzazione dell’Hub, con la stazione ‘Pompei Scavi’ localizzata nell’intersezione della linea Rfi Napoli-Salerno con la linea Circumvesuviana Napoli-Sorrento e la costruzione di un percorso pedonale che passerà al di sopra dell’autostrada A3 Napoli-Salerno, incanalando il flusso turistico, che giunge, anche grazie al collegamento con l’Alta Velocità, dalla stazione “Pompei Scavi” , dotata di centro turistico ed ampio parcheggio, verso l’ingresso di Porta Marina Superiore.
Il fatto che, appena insediatosi, il commissario prefettizio Donato Cafagna si è dimostrato immediatamente propositivo ed informato sull’impegno in agenda di partecipazione, a breve, all’assise del comitato di gestione dell’Unità Grande Pompei, che disegnerà la scaletta dell’iniziativa, ha procurato motivati argomenti a chi ha poi alimentato il “giallo” sulla "eliminazione" di Uliano in funzione della sua opposizione all’Hub ferroviario.
La circostanza, poi, che il presidente del gruppo regionale del Partito Democratico (nonché delegato dal Presidente per l’Unità Grande Pompei) Mario Casillo si è detto favorevole al progetto ha contribuito al clima di complotto, alimentato dallo stesso Uliano quando si è dichiarato “abbandonato” dal Pd.
Dopo tutto ciò, non appare affatto disorientata Elena Coccia, che al contrario intravede elementi di condivisione della sua opinione nelle dichiarazioni recenti del Soprintendente Massimo Osanna.
«Il fatto che abbia dichiarato di voler aprire un nuovo ingresso degli Scavi a Nord del Parco e di aver intenzione di trasferire molti reperti al Polverificio Borbonico di Scafati, dimostra che si sta allontanando dal progetto Hub».
Riguardo al favore pieno di Casillo all’iniziativa, Coccia lo spiega alla luce delle direttive del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che «ha dimostrato mancanza di equilibrio nelle scelte gestionali della Regione Campania».
Elementi di dialogo la vice sindaco Coccia dichiara di averli avuticon il ministro Dario Franceschini, che secondo lei «è una persona ragionevole» .
«Bisogna farla finita con la gestione di Curatoli (a capo del Grande Progetto Pompei, ndr) e tutti i commissariamenti in Regione Campania». La tesi di Coccia è in piena sintonia con il sindaco Luigi de Magistris che punta sul rilancio del ruolo della politica locale.
twitter: @MarioCardone2
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