«Sono onorato e motivato per l’incarico di commissario prefettizio di Pompei».
A parlare è Donato Cafagna dalla sua scrivania, sistemata in quella che è stata la stanza del Presidente del Consiglio comunale, e che lui ha preferito a quella di rappresentanza «perché troppo grande e dispersiva».
Nella sua introduzione, Cafagna ha sminuito la polemica aperta dai Verdi sul suo doppio incarico (a Pompei e come commissario del Governo per la Terra dei Fiochi). «La definizione di “commissario della Terra dei Fuochi” è impropria - ha detto -. In quell’area ho semplicemente svolto l’incarico governativo di raccordo tra i vari Enti e forze di Polizia chiamate al contrasto dei roghi illegali e lo smaltimento illecito dei rifiuti».
Ha spiegato il neo prefetto di origine pugliese, che ha poi assicurato che metterà a profitto l’esperienza accumulata nel comparto ambientale a vantaggio di Pompei.
La sua strategia consiste nel dare la priorità alla ricognizione del territorio di Pompei per fare una mappa delle emergenze ed eliminare al più presto gli accumuli di spazzatura.
«Il centro di Pompei mi pare abbastanza pulito. Al contrario delle periferie dove sono le strade divise con i Comuni confinanti a presentare grosse quantità di rifiuti abbandonati».
Anticipa un intervento specifico per i rifiuti speciali e presso il comando di Polizia Agraria per aiutare i contadini di Pompei a formarsi nello smaltimento legale a costo zero, soprattutto senza ricorrere ai fuochi tossici.
Su tutti i capitoli urgenti dell’agenda Uliano (il sindaco sfiduciato), il prefetto Cafagna appare bene informato e con la determinazione di procedere caso per caso sulla base dei rapporti che gli presenteranno i professionisti incaricati (come nel caso dell’azienda Aspide, che ha un liquidatore) o dei dirigenti del comparto.
A breve il commissario prefettizio sarà coadiuvato dai sub commissari Massimo De Stefano e Gianfranco D’Angelo per avviare iniziative precedentemente programmate come il rifacimento delle strade.
Interventi utili anche al contrasto del contenzioso per sinistri stradali che comporta elevati oneri al Comune di Pompei. «Costi che lievitano per i compensi corrisposti agli avvocati dal momento che il Comune non è dotato di un ufficio legale interno».
Riguardo alla società Aspide, che gestisce la locale casa di riposo "Carmine Borrelli", Cafagna ha le idee chiare. «Bisogna vedere se sarà possibile tutelare gli anziani ospiti dell’Ospizio ed i dipendenti che rischiano il posto di lavoro senza danneggiare le finanze comunali».
Sulla questione parcheggi, Cafagna ha anticipato che sarà lui a decidere sull’ipotesi di compromesso prospettata per chiudere una spinosa e lunga vertenza e consentire alla società Pubbliparking di tornare a pieno regime.
Allo stesso tempo è urgente risolvere il problema del rinnovo del tagliando dopo la prima ora. «Perché non è pensabile una lunga sosta a Pompei al costo di 50 centesimi».
Infine Cafagna si è detto propenso all’attivazione della Ztl nel centro di Pompei. «Per incentivare il turismo e garantire la tranquillità notturna», ha concluso.
twitter: @MarioCardone2
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