Incredibile ma vero. La cronaca di Pompei parla di disagio dei visitatori e di lamentele degli addetti ai lavori (personale interno agli Scavi archeologici ed operatori turistici ed istituzionali) riguardo al cattivo funzionamento (probabilmente per scarsa manutenzione) dei cinque bagni chimici che sono stati montati provvisoriamente all’ingresso di Porta Anfiteatro, appena dopo la biglietteria del sito archeologico.
In tutta l’area venerdì sera si si è diffuso un olezzo sgradevole molto criticato dai visitatori serali.
Dopo i milioni di euro spesi dallo Stato per il restauro delle antiche domus, l’iniziativa per predisporre sale d’accoglienza dotate di sofisticata tecnologia multimediale e quella di valorizzazione che hanno portato alla progettazione di eventi di elevato profilo, si ritorna sul tema (che sembrava accantonato) dei servizi igienici all’interno del Parco.
Problematica che, insieme alla mancanza di fontane (che adesso ci sono), ha costituito una delle carenze “tradizionali” di un'area che al momento risulta visitata da tre milioni di turisti l’anno.
Succede sempre così (purtroppo non solo negli Scavi di Pompei) che si programmano interventi di grosso impatto (e spesa rilevante) e si tralascia la manutenzione ordinaria e la cura dei servizi e di decoro minimale che sono alla base del riguardo doveroso per il turista civile.
Prima denunce del genere partivano dal sindacato di categoria. Oggi gli addetti ai lavori si dichiarano ridotti all’impotenza e se la prendono con la stampa "di regime" mentre è ev dente che chi subisce di più l’inquinamento ambientale procurato dai miasmi di orinatoi non svuotati per tempo, è l’operatore (pubblico o privato) che viene costretto dal servizio che svolge a soffermarsi e rischiare un’infezione.
Per dirla tutta, si deve precisare che la Soprintendenza si è attivata per risolvere alla radice il problema, anche resta aperta la questione legata alla manutenzione. Al momento sono in costruzione servizi igienici in muratura poco distanti dai ciqnue bagni chimici allestiti forse proprio in vista delle visite by night nel parco archeologico,
Non si conoscono le formalità che sono state adottate per l’appalto del servizio dei bagni chimici, che saranno costati poche migliaia di euro, ma appare evidente che non è stata mantenuta la dovuta diligenza della manutenzione frequente nella soluzione provvisoria adottata per risolvere il problema dei servizi igienici. Alla fine, con disguidi come quello di venerdì sera, si rischia di pregiudicare la valenza di una visita notturna positiva ed appagante del sito culturale pompeiano.
twitter: @MarioCardone2
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