Gli esiti catastrofici per il turismo locale della movida notturna, che parte il giovedì e prosegue nei weekend con caroselli di macchine nel centro storico della città, musica ad alto volume, risse e blocco del traffico che dura fino alle prime luci dell’alba, ha indotto l’Adap (Associazione Pompeiana degli Albergatori) a chiedere un incontro con il sindaco Nando Uliano (l’istanza di convocazione è stata protocollata, secondo l’Adap, quindici giorni fa).
L’iniziativa degli albergatori di Pompei, preoccupati dall’abbandono di loro clienti a seguito degli schiamazzi notturni e dal danno che che recato all’immagine della città, che beneficia normalmente di notevoli flussi di turismo religioso che predilige ordine e silenzio, punta alla convocazione di un urgente tavolo della sicurezza e dell’ordine pubblico (tra l’altro tristemente attuale alla luce dei recenti fatti di cronaca) per ristabilire la tranquillità.
Le forze dell’ordine, che recentemente hanno giustamente sanzionato alcuni locali che trasmettevano musica oltre l’orario consentito, sono ora chiamate a predisporre gli opportuni controlli contro i famigerati caroselli notturni dei fine settimana a Pompei.
Evidentemente la problematica non è stata sufficientemente recepita al primo piano del Palazzo de Fusco, dal momento cheil primo cittadino ha diramato un comunicato dai toni polemici contro l’associazione degli albergatori che tutela, a giusta causa, gli interessi dei suoi associati ma nello specifico anche quelli dei comuni cittadini che desiderano riposare durante la notte.
«Ancora una volta dobbiamo registrare un atteggiamento strumentale da parte dei vertici dell’Adap che, questa mattina (15 luglio, ndr), hanno snobbato un incontro con l’assessore al ramo, Raffaele Marra adducendo motivazioni miopi e strumentali». Tuona il comunicato stampa dell’esecutivo pompeiano che attacca personalmente la Presidente dell’Associazione, Rosita Matrone, rea di aver chiesto un incontro «esclusivamente» con il sindaco boy scout che invece «era indisponibile per improrogabili impegni istituzionali».
Ora, giusto per rimettere in sesto i binari della corretta comunicazione che impone il reciproco rispetto tra l’Ente pubblico e l’associazione datoriale privata, che hanno il diritto/dovere di interfacciarsi a beneficio dell’interesse generale (specie nel settore dell’ordine pubblico), bisogna chiarire che l’assessore Marra non è titolare della delega all’Ordine pubblico, una responsabilità che compete esclusivamente al primo cittadino, congiuntamente al capo della Polizia (in rappresentanza del Questore e del Prefetto di Napoli).
Il suo compito, sollecitato dall’Adap, è quello di convocare un tavolo istituzionale (cosa che dovrebbe fare con urgenza). In secondo luogo appare sgradevole (specie per un Ente pubblico) personalizzare la polemica nei confronti di un’associazione privata:
Nallo specifico, non si è tenuto conto che alla convocazione in Municipio (successivamente abbandonata) era intervenuta la presidente Adap Matrone insieme ad una folta rappresentanza dei titolari degli alberghi di Pompei.
twitter: @MarioCardone2
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