Dopo diversi anni, gli iscritti al Pd in Consiglio comunale sono schierati su uno stesso fronte.
Per Alfredo Benincasa (non eletto alle ultime amministrative perché schierato con la coalizione di Gallo uscita perdente dalle urne) è arrivato finalmente di ricompattare il partito di Renzi sotto un solo fronte elettorale. Resta soltanto il sindaco Nando Uliano che, secondo Benincasa, ha perso tutti i riferimenti politici e si è dimostrato nei fatti più di destra che di sinistra.
Il principale riferimento di uno dei maggiori sostenitori di Franco Gallo (in termini di consensi elettorali) è l’anomalia che ha caratterizzato per molti anni il Comune di Pompei riguardo la militanza nel Partito Democratico, dal momento che una parte dei consiglieri comunali con tessera ha sempre partecipato alla maggioranza, mentre gli altri colleghi hanno militato nell’opposizione.
Benincasa ha fatto un esame spietato dei risultati dell’Amministrazione a partire dai primi cento giorni, evidenziando come tutte le promesse elettorali del sindaco boy scout si sono rivelate un flop alla resa dei conti.
Ora secondo l’ex consigliere comunale, dotato di passate esperienze nel consesso amministrativo pompeiano, è arrivato il momento per il ceto politico dirigente ed il corpo elettorale di trarre le conclusioni politiche. Vale a dire che secondo lui si sono create le condizioni per sfiduciare il sindaco Uliano e tornare a votare.
In questa ottica ha già annunciato per il mese di settembre una manifestazione di grande richiamo. Lui non ha anticipato nulla a riguardo ma è presumibile che stia pensando d’invitare per la data preventivata un autorevole personaggio del suo partito che darà più risonanza alla manifestazione di critica nei confronti dell’attuale Amministrazione al giro di boa del mandato istituzionale.
L’iniziativa politica di Benincasa è tipica del guerriero che sente l’imminenza della battaglia. Non a caso si stanno organizzando diversi altri politici locali (formando associazioni o collegandosi con i partiti nazionali) che nonostante i consensi sono rimasti fuori al Palazzo dopo l’ultima contesa amministrativa.
Ora affilano i coltelli e sentono venti di vendetta dal momento che gli equilibri politici hanno assunto caratteri di precarietà. Il consigliere Franco Gallo ha presentato un esposto ai massimi organi nazionali di controllo e garanzia. Rispetto al suo operato Benincasa reclama la sua autonomia. «Non ci siamo più sentiti dopo le elezioni». Spiega. Ora che si è creato un fronte d’opposizione di politici di sinistra si potrebbe lavorare ad una piattaforma comune. «E-laboriamo ha concluso la sua valenza ma a Pompei si sente bisogno di un laboratorio politico», ha concluso Benincasa.
twitter: @MarioCardone2
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