A cura della Redazione

Salvataggio della Casa di riposo Borrelli. Oramai sono pochi a crederci anche se fa male al cuore lasciare alla loro sorte i trenta anziani che vi sono ospitati.

I numeri parlano chiaro. Un milione di euro di debiti a fronte di qualche centinaia di migliaia di crediti per fitti e rette arretrate. Le criticità sono state create negli anni precedenti all’Amministrazione Uliano, riguardo sia la casa di riposo “Borrelli” che, più complessivamente, la sua società di gestione, l'“Aspide”. Le perizie tecniche-economiche svolte dai dirigenti del I e del III Settore dipingono un quadro economico impietoso.

Ora il sindaco ha intenzione di convocare gli “stati generali” per decidere sul da farsi prima che il cancro della società comunale attacchi le esauste cellule del corpo comunale. 

Una nota, a firma del primo cittadino Ferdinando Uliano redatta sulla base della relazione del liquidatore della società “Aspide", Stefano Riccio, e della dirigenza comunale di comparto, interroga sul da fare i massimi esponenti dell’Amministrazione pompeiana.

L’intenzione del sindaco boy scout è di consentire alla struttura di via Lepanto di “vivere” per quello che essa rappresenta per Pompei e per il ricordo del suo volontariato scout a favore degli anziani ospitati nella struttura creata da una mamma facoltosa di Pompei  per un sentimento d amore verso suo figlio, la sua città.

Il sindaco di Pompei ora intende sentire il parere di tutti prima di prendere una decisione finale. Per questo ha chiesto la convocazione di un consiglio comunale monotematico al fine di decidere se è proponibile, dopo il flop precedente,  il nuovo tentativo di affidamento a privati dell’ospizio.

Intanto proseguirebbe l’attività di liquidazione.  «Bisogna trovare la soluzione che porti meno danni all’aspetto socio-sanitario e umano agli ospiti e ai dipendenti - è il punto di vista di Uliano -. La politica passa, ma è dovere di chi amministra far rispettare la volontà testamentaria della signora Di Rienzo».

twitter: @MarioCardone2

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