E’ stata, quella della Festa della Musica a Pompei (iniziativa europea promossa dal Mibact nel nostro Paese) una kermesse emozionante che ha messo in piazza musica, danza e spettacolo.
Si sono esibiti personaggi noti al pubblico appassionato ma soprattutto giovani talentuosi desiderosi di raggiungere la notorietà che comporta anche la temporanea sistemazione economica. Soprattutto sono stati apprezzati i quindici minuti di cinema di qualità rappresentati dalla visione di “Eternal Emotion”, il cortometraggio di Pappi Corsicato su Pompei.
«Non faccio mistero che in certi momenti della serata mi sono emozionato». Ha commentato Beppe Scagliarini, colui che è stato l’anima dell’iniziativa che ha incontrato una sponda amministrativa nell’apertura del vicesindaco Pietro Orsineri, anche se a giochi fatti, riguardo al bilancio di previsione, l’evento è stato dotato (secondo l’Amministrazione) di un budget di quattromila euro (mille euro di compenso professionale al direttore artistico Beppe Scagliarini).
Alla fine, oltre al patrocinio alla Festa della Musica, il Comune di Pompei ha assunto l’onere del palco anche se questa è stata l’ultima occasione per dimostrare l’atavica apatia dei pompeiani a manifestazioni del genere.
Sono state pochissime le sponsorizzazioni private ed è stata limitata la partecipazione pubblica anche se all’apertura sono saliti sul palco sindaco, vicesindaco e ragazzi del Forum dei Giovani di Pompei.
L’idea base è stata quella di fare della notte più corta dell’anno (la “notte dei misteri”) l’occasione di mettere in campo i nuovi talenti che già si esibiscono in locali del territorio. Applauditi dal pubblico Gianni Conte dell'Orchestra Italiana, Fiorenza Calogero e la New Folk Band, Claudia Megrè, Davide Cerreta e il suo trio, i 4R.A.C. Musette e la giovanissima band indie-rock Kafka sui Pattini.
Tutti molti bravi: molte le conferme, tante le novità. Su un palco che ha avuto per sfondo Palazzo De Fusco illuminato a festa, si sono alternati circa 100 artisti, in una imperdibile performance no-stop, che si è conclusa oltre la mezzanotte.
Il 21 giugno è da sempre considerata nelle antiche tradizioni popolari una notte “misteriosa”. Nel nostro caso il mistero è stato il motivo che ha portato molti pompeiani a disertare la manifestazione. Ostilità verso l’organizzazione dell’evento o semplice istinto autodistruttivo? Troppo spesso (e con qualsiasi Amministrazione) nelle critiche si ritrova una folla appassionata. Mentre le iniziative restano campo di isolati pionieri.
twitter: @MarioCardone2
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