Con l’interdittiva antimafia nei confronti della società Lande, che ha operato con danaro pubblico negli Scavi di Pompei ed in molti altri siti italiani, la caparbietà del M5S riesce ancora una volta a fermare il presunto malaffare che da anni attanaglia l’iniziativa pubblica del Bel Paese, specie nel comparto dei Beni Culturali, liberando spazio alle iniziative pulite ed ai giovani ricchi solo di entusiasmo e di buone speranze.
I parlamentari delle Commissioni Cultura ed Antimafia del MoVimento 5 Stelle hanno consegnato alla magistratura, alla Prefettura di Napoli ed all’Anac una documentazione ineccepibile che collega le presunti tangenti pagate per la ristrutturazione dello storico Palazzo Teti agli appalti vinti dalla medesima società dove il soggetto economico è sempre lo stesso, che avrebbe pagato all'ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere, Biagio Di Muro, una tangente di 70 mila euro.
L’interdittiva antimafia emessa dal prefetto Gerarda Pantalone alla Lande rappresenta in primis - secondo i grillini - la vittoria nei confronti del ministro Dario Franceschini, che all’interrogazione in merito aveva risposto evasivamente.
«Mentre Franceschini affermava che non c’era bisogno di ulteriori controlli, la DDA continuava le sue indagini sull’ex amministratore delegato della società Lande, che ha vinto numerosi ed importanti appalti sui beni culturali di tutta Italia - scrivono in una nota i parlamentari pentastellati -. Si arriva così a coinvolgere l’esponente più in vista del PD campano Graziano, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa sulla vicenda della ristrutturazione di Palazzo Teti di Santa Maria Capua Vetere. Dopo il pressing di interrogazioni ed esposti del M5S arriva l’interdittiva Antimafia alla società Lande coinvolta in appalti pubblici, dalla TAV alla metrò di Milano, da Villa Adriana di Tivoli al mattatoio di Roma, dagli Scavi di Pompei ai lavori nella laguna di Venezia, dal Parco di Capodimonte alla Reggia di Portici».
«Una scia che passa per quasi tutte le grandi opere - spiega ancora il vice presidente M5S della commissione cultura, Luigi Gallo di Torre del Greco (foto) - e che fa supporre che le inchieste ci riserveranno ancora qualche sorpresa. Intanto questa vittoria la dedichiamo a tutte le imprese oneste. Grazie al M5S - ha concluso Gallo - possono alzare la testa in questo Paese! Liberiamo la nostra terra dal malaffare».
twitter: @MarioCardone2
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