La Polizia Municipale di Pompei ha scoperto che la segnaletica turistica di via Sacra (collocata nei pressi della Stazione delle Ferrovie dello Stato), riguardante l’ingresso degli scavi archeologi, è stata contraffata.
Sulla freccia originale compare una striscia riportante un segnale direzionale diverso da quello raccomandato dal Comune al fine di suggerire un percorso più comodo e confortevole per i turisti.
Per farla breve, il segnale turistico originale indicava un percorso di 500 metri per raggiungere gli scavi entrando nel cuore di Pompei (con bar, alberghi e ristorante) che viene attraversato percorrendo un itinerario confortevole ed ombroso.
Al contrario, la contraffazione propone un percorso di lunghezza molto superiore oltre che più disagiato per il turista, costretto nel secondo caso a percorrere un’arteria “alternativa” più adatta al traffico automobilistico che a quello pedonale.
La conseguenza è che si suggerisce volutamente un percorso meno frequentato e più assolato. Ripristinata la situazione di partenza (vale a dire tirando via l’adesivo abusivamente applicato sulla freccia originaria) resta per i vigili urbani, il cui comandate Gaetano Petrocelli ha presentato regolare denuncia di reato contro ignoti agli organi di Polizia di Stato, individuare i furbetti autori del gesto illegale che crea enorme danno all’immagine turistica di Pompei.
Ancora una volta è la saggezza latina ad aprire la pista all’investigatore locale. “Cui prodest?” (a chi giova?). In parole povere, "cerca chi si avvantaggia della direzione turistica contraffatta e saprai dove orientare le ricerche".
Considerato che la freccia turistica falsificata serviva a disorientare i flussi turistici per far credere ai visitatori degli Scavi, che arrivano tutti i giorni nella Stazione Fs di Pompei, che il percorso diretto al sito archeologico è più lungo e scomodo di quanto si pensi, si restringe il cerchio dell’indagine al trasporto privato (legale o meno) che più di una volta si è dimostrato insofferente alle regole.
Si pensi, per esempio, alle frequenti liti con gli autisti dei bus del servizio pubblico che sostano in prossimità della Stazione. E’ chiaro che per beccare personalmente l’autore del gesto illegale bisogna avere le prove. A questo punto l’unica soluzione pe venirne a capo è rappresentata da un servizio di videosorveglianza efficiente. Ma scatta la domanda spontanea: quanto lo faranno durare?
twitter: @MarioCardone2
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