G. M., 38enne residente a Pompei (con precedenti per spaccio) è indagato dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata perché in un’abitazione a Poggiomarino, che possiede in comproprietà con due familiari, è stata rinvenuta dalla Guardia di Finanza una pistola carica di munizioni, tipo Taurus calibro 22, che presenta la matricola abrasa, nonché una pistola scacciacani priva di tappo rosso.
Il rinvenimento delle armi è dovuto ad un’operazione congiunta delle Fiamme Gialle di Scafati e di Torre Annunziata, mentre sono stati i finanzieri de Comando Provinciale di Napoli a notificare al 38enne pompeiano, residente in via Nolana, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Resta evidente la gravità della sua posizione che riviene dalla constatazione dell’abrasione della matricola sulla pistola sequestrata dai finanzieri. L’arma, peraltro, risultava custodita in una cassaforte sita all'interno dell'appartamento disabitato, che è stata aperta solo grazie all’intervento esterno di un fabbro che ha dovuto forzarla perché i militari che hanno gestito il blitz investigativo erano stati dotati dall’indagato di una chiave non funzionante. Mentre, come è stato provato successivamente perquisendo la sua abitazione di via Nolana a Pompei, teneva ben nascosta dentro casa la chiave giusta.
Atteggiamento, questo, che fa presumere alla magistratura inquirente un crimine ben più grave della semplice detenzione d’arma. Sono ora partite indagini da parte dell’Autorità Giudiziaria oplontina per chiarire i motivi oscuri che sono alla base del comportamento illegale della detenzione dell’arma da parte del 38enne, su cui pesano già gravi indizi di colpa accessoria legati allo stato dell’arma ed al suo oscuro atteggiamento assunto.
twitter: @MarioCardone2
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