A cura della Redazione

L’amministrazione comunale di Pompei ha indetto le elezioni di assemblea e presidente del Forum dei Giovani. Una struttura che dovrebbe servire alla democrazia ma che troppo spesso si è rivelata solo un’opportunità per alimentare il confronto politico, sperimentare alleanze e fare proselitismi in preparazione delle elezioni vere: quelle per la conquista di una poltrona a Palazzo De Fusco.

Si vota domenica 19 giugno dalle 9 alle 19, al civico 15 di Piazza  Schettini (ex ufficio tecnico comunale). Hanno diritto al voto i giovani residenti nel Comune di Pompei che, alla data delle elezioni, hanno compiuto il 15° anno di età e non superato i 29 anni. La modulistica per la presentazione delle candidature e le consultazioni elettorali sono disponibili presso l’ufficio “Informagiovani” del Comune di Pompei.   

Il Forum dei Giovani è un organismo previsto per garantire la partecipazione alla vita ed alle istituzioni democratiche. Nei fatti è finora sempre servito a poco o a niente. Una volta conclusa la “corrida” delle elezioni viene lasciato (specie se il presidente è della corrente contraria) senza mezzi e senza prerogative. Chi ha la memoria lunga ricorderà che proprio con le ultime elezioni del Forum dei Giovani parti “l’era Uliano” perché l’attuale sindaco di Pompei, all’epoca assessore alle politiche sociali, pensò di sostenere Enzo Garofalo 

A D’Alessio l’iniziativa  non piacque (anche perché dietro c’era il solito amico-rivale Lo Sapio)  perciò gli schierò contro Gian Maria Starace. Uliano vinse la partita ma l’operazione non gli portò fortuna, La conseguenza fu che D’Alessio si inimicò il suo assessore che poco dopo lo lasciò per organizzare a sua volta (e contro il suo candidato) la scalata al Palazzo.

Da quanto detto discende che in politica (anche quella del Forum giovanile) le buone intenzioni servono solo nelle dichiarazioni pubbliche. La verità è che ogni occasione è buona per mettere le basi della campagna elettorale finale. I giovani, se non si liberano dalla tutela paternalistica delle generazioni che li precedono, rischiano di essere esclusivamente strumentalizzati ai loro fini personali perdendo ogni occasione di rinnovamento sociale. 

twitter: @MarioCardone2

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