A cura della Redazione

Alfonso Conforti, il presidente della I Commissione consiliare di Pompei, è tornato alla sua scrivania istituzionale e politica ricevendo segni di stima e solidarietà da parte dei colleghi di Palazzo.

E’ rientrato a casa con un certificato medico con 10 giorni di prognosi che gli è stato rilasciato dall’Ospedale di Castellammare di Stabia dove è stato ricoverato in pronto soccorso per una contusione alla testa dovuta a due violenti pugni che gli aveva sferrato un gestore di banco di vendita di ricordi religiosi per turisti sito in Piazza Immacolata, un’area dove non si fanno buoni affari nella vendita di souvenir ai pellegrini.

Al contrario, sono molto richiesti i posti nell’immediata vicinanza al Santuario della Vergine del Rosario, dove si fermano per tradizione le comitive di pellegrini a comprare oggetti da portare a casa dopo l’ascolto della Messa o la recita della Supplica (fissata per domenica 8 maggio).

Tornando al litigio del commerciante (ex ambulante) che ha preceduto la scazzottata, il problema, come ha spiegato lo stesso Conforti, è atavico e pare che non presenti soluzioni gradite a tutti. Si ripresenta ad ogni scadenza religiosa, quando arrivano a Pompei bus colmi di pellegrini che per i commercianti del centro moderno rappresentano una fonte d’affari, vale a dire potenziali clienti.

Nessuno, dopo la cerimonia religiosa, torna a casa senza acquistare da una bancarella un’immaginetta, un libro di preghiere, una statuetta della Madonna o una corona del Rosario insieme a qualche collanina o la maglia da calciatore per i nipotini.

E’ un business povero in se stesso ma che con gli alti numeri dei compratori (anche 30 mila in occasione delle Suppliche di ottobre e di maggio) porta buoni affari per commercianti che vendono un alto numero di oggetti - ricordo.

Il segreto del mestiere è di avere a disposizione un posto fisso in un angolo del centro di Pompei dove  transitano più pellegrini.

«Nel corso della passata amministrazione comunale (con il sondaco Claudio D’Alessio, ndr) la legge ci ha imposto un procedimento per l’assegnazione dei posti per i banchi (che da ambulanti sono diventati fissi) - ha spiegato Conforti -. Questa organizzazione non può essere più cambiata a rischio di compromettere interessi legittimi». Ha concluso il presidente della I Commissione consiliare, che ha spiegato che a suo tempo è stato fatto un regolare sorteggio per assegnare i posti ai circa 30 gestori di bancarelle.

Ne è conseguito che i più fortunati hanno avuto un posto migliore. La conseguenza per gli altri (come l’aggressore) è di soccombere o di protestare, a volte anche in maniera violenta.  

twitter: @MarioCardone2

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