Assistere al risultato conclusivo di un lavoro di gruppo di una classe del Liceo Pascal di Pompei, che ha seguito le fasi degli interventi di restauro della famosa villa pompeiana Venere in Conchiglia (denominazione collegata allo splendido affresco che si trova sul fondo del peristilio proprio di fronte all’ingresso), ha gratificato e commosso le famiglie ed i docenti delle ragazze, a partire dalla preside Filomena Zamboli.
Valido il contributo dei tutors dell’associazione di promozione sociale "Pompei 2033". Il prodotto finale è stato un esempio di buona politica in un contesto dove esperienze del genere rappresentano una novità assoluta.
Le pratiche definite di “Open Coesione” puntano ad educare i giovani al controllo civile sulle iniziative messe in campo dal Governo del Paese. Il monitoraggio civico viene giustamente promosso con concorsi a premi indetti dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca in collaborazione con il Dipartimento per la Coesione.
La passione con cui hanno risposto i giovani di Pompei, e la competenza di chi li ha guidati, lascia ben sperare per il futuro. Questa mattina, l'aula consiliare di Palazzo de Fusco ha fatto da palcoscenico allo spettacolo offerto dalle splendide ragazze di una calasse del Liceo Pascal, che ha indagato con gli strumenti tecnici su tempi, modalità, pagamenti ed andamenti dei lavori di una gara d'appalto.
Che si trattasse, nello specifico, dei lavori di restauro della Casa della Venere in Conchiglia, vale a dire uno dei cantieri del parco archeologico di Pompei aperti grazie al Grande Progetto, è un buon motivo per affezionarsi all’iniziativa. Ma il comportamento di quelle studentesse deve essere visto come monito per la società civile locale che deve capire che la corruzione è anche figlia dell’indifferenza sociale.
Ecco perché alla fine è arrivato un grosso applauso al lavoro svolto dalle ragazze che si sono formate sul campo in una full immersion esperienziale dalla comunicazione, al web, alla statistica, alla contabilità, dal blog al social per finire al giornalismo tematico.
Mettersi nei panni del controllore di una storia lavorativa significa rendersi protagonisti del medesimo processo creativo imparando tecniche differenziate che saranno sicuramente utili nel prosieguo del processo formativo.
Nello specifico le ragazze del Pascal hanno raccolto ed elaborato informazioni sull'andamento dei lavori, realizzando un reportage e interviste ad archeologi, tecnici di cantiere e guide turistiche, poi proiettati nel corso dell'evento conclusivo.
E’ nella speranza di tutti (a partire dalla dirigente scolastica Zamboli) che l’iniziativa si concluda con un gratificante risultato finale quale potrebbe essere la vittoria al concorso ministeriale.
twitter: @MarioCardone2
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