A cura della Redazione

Refezione scolastica gratuita, troppo bassi i parametri reddituali per potervi accedere.

Solo zero euro di reddito familiare dà diritto ai pasti senza alcun esborso. A 2 mila euro (parliamo chiaramente di reddito annuo, che nel nostro caso vale a dire 150 euro al mese) si usufruisce del 50 per cento di riduzione sul ticket mensa. A 4 mila euro, a Pompei, una famiglia è già quasi "regolare" (riguardo al reddito) dal momento che riceve solo il contentino del 25 per cento di riduzione del ticket.

A questo punto viene da pensare che potrebbero esserci mamme che ad ora di pranzo prelevano il figlio dalla scuola, lo portano a pranzare alla mensa dei poveri nella Casa del Pellegrino per poi riaccompagnarlo a scuola per la partecipazione ad eventuali iniziative didattiche pomeridiane.

Viene da chiedersi: “Parliamo della stessa città che ha speso le cifre che tutti conoscono per luminarie e concerti a Natale, ed altri soldi che intende spendere per le ricorrenze estive?”.

Per avere un parametro sui livelli di povertà (se c’è da parte di alcuni l’evasione fiscale è un altro discorso, che non può diventare alibi) basta considerare che per lo Stato italiano, fino a 6 mila euro (oltre il minimo per la riduzione sul ticket di mensa) non si deve neanche presentare la dichiarazione del reddito.

Appare strano che il sindaco Uliano, che del sostegno alle fasce deboli della popolazione e alle iniziative sociali ne ha fatto un cavallo di battaglia in campagna elettorale, non abbia su questo delicato argomento ascoltato il suo animo da boy scout.

Ha fatto aumentare di mille euro (da mille a duemila) il primo parametro di riduzione del ticket ma francamente la misura appare lo stesso alquanto risibile. 

@MarioCardone2

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