C’è una "talpa" nella segreteria del sindaco di Pompei? Pare proprio di sì, dal momento che una nota di corrispondenza riservata del primo cittadino Nando Uliano (che riguarda la sistemazione più accurata di una scultura di Mitoraj che l’Amministrazione ha fatto collocare davanti al Santuario) è diventata di pubblico dominio.
Qual è il problema? Il dottor Angelo Lamanna (Vicequestore aggiunto del commissariato di P. S. a Pompei) pare abbia preso l’iniziativa (presumibilmente su suggerimento della Prefettura) di invitare il primo cittadino di Pompei a cercare con i suoi collaboratori (in primis con l’assessore Santa Cascone) una collocazione migliore per la bellissima scultura monumentale di Mitoraj (denominata "Hermanos") sistemata davanti alla facciata del Santuario della Beata Vergine del Rosario.
Per farla breve, la collocazione scelta non sarebbe apparsa felice a molti (pare che anche il Vertice religioso si sia lamentato a riguardo) sia per motivi di sicurezza ma soprattutto perché quello spazio, nel corso dell’anno - in cui ricorre la celebrazione del Giubileo della MIsericordia con quattro pellegrinaggi già programmati a breve: quello dell'Azione Cattolica della Campania (10 aprile), del Servizio della salute della Conferenza Episcopale Campana (16 aprile), il Giubileo delle Scuole (29 aprile) e il Giubileo dei Giovani (1° maggio) - servirà per la probabile sistemazione di un palco esterno alla Cattedrale per la celebrazione di una cerimonia liturgica all’aperto.
Detto questo, bisogna registrare la polemica aperta proprio oggi (7 aprile) dal consigliere comunale Franco Gallo. «E’ mai possibile che mi venga formalmente negata, in veste di consigliere comunale d’opposizione, la presa visione di una nota spedita al sindaco di Pompei?». Ha protestato l’ex antagonista di Uliano alla prima poltrona di Pompei, che ha poi annunciato che si sarebbe lamentato dello sgradevole episodio direttamente con la Prefettura di Napoli.
In ogni caso emerge evidente il paradosso dalla singolare vicenda: il contenuto di una lettera riservata, inviata dal capo della Polizia locale al sindaco di Pompei, è giunto a conoscenza di tutti ed allo stesso tempo è stato "celato" ad un consigliere d’opposizione.
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