La direzione generale del Grande Progetto Pompei ha diramato un comunicato in cui ha fatto sapere che il tavolo tecnico del 21 marzo scorso, a cui hanno partecipato i Comuni della buffer zone, la Città Metropolitana di Napoli e la Regione Campania, alla presenza di un referente della Curia e di uno del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per la Campania, il Molise, la Puglia e la Basilicata, oltre ai componenti dell’Unità “Grande Pompei”, ha discusso esclusivamente sulle problematiche riguardanti l’area esterna agli ingressi dei siti Unesco e quella delle Ville Vesuviane del '700.
«Non è stata avallata dalla Direzione Generale di progetto una messa in discussione sulla progettualità dell’hub ferroviario che era stata condivisa dal Comitato di Gestione, organo, peraltro, sovrastante al Tavolo tecnico, durante la riunione del giorno 22 settembre 2015 a Roma», si legge nella nota.
«Tanto per smentire le fonti (alcune anche autorevoli come il vicesindaco della Città metropolitana Elena Coccia, che aveva dichiarato: “Nel tavolo di concertazione convocato dal neo Commissario Curatoli è stata accolta la nostra proposta di abbandonare l’idea dell’hub ferroviario a favore del potenziamento e della riqualificazione delle linee esistenti, per scongiurare l’ipotesi di un collegamento diretto da Roma agli Scavi e per la valorizzazione della città di Pompei e di tutta la buffer zone”, ndr), che avevano parlato senza mezzi termini di archiviazione definitiva di qualsiasi ipotesi di hub ferroviario», conclude il comunicato.