A cura della Redazione

Oggi il primo incontro tra i sindaci delle due città di Pompei e Nola per suggellare un patto che, partendo dai fattori comuni, possa promuovere iniziative e progetti per favorire il rilancio dei due territori e delle tradizioni culturali di cui sono espressione.

Paolino da Nola, il Santo cui è dedicata la Festa dei Gigli tutelata dall'Unesco e che è patrono degli scavi di Pompei, patrimonio dell'umanità, sarà il trait d'union di un gemellaggio che per volontà degli amministratori rappresenterà lo strumento per rilanciare territori entrambi ricchi di tradizioni millenarie e prestigiose. Saranno valorizzate le testimonianze storiche comuni  a cominciare dalle tracce di epoca romana di cui sono massima testimonianza  gli anfiteatri che entrambe le città accolgono. Così come avveniva in passato, e come riporta un episodio narrato da Tacito, si punta a creare eventi che avranno come teatro proprio le antiche arene. Quando, infatti, l'anfiteatro di Pompei subiva squalifiche i giochi si svolgevano a Nola e ne sono la riprova anche i graffiti pubblicitari di porta Nocera e le diverse iscrizioni rinvenute nell'antica città che annunciano l'organizzazione di spettacoli nell'anfiteatro nolano. Lavoreranno al progetto gli assessori all'Unesco del Comune di Pompei, Margherita Beatrice e l'assessore alla Cultura del Comune di Nola, Cinzia Trinchese.

«La storia ci indica il percorso da seguire per valorizzare le nostre importanti città. Appena formalizzato il gemellaggio tra Nola e Pompei ci impegneremo per realizzare itinerari "multi epoca" attraverso i quali accenderemo i riflettori su siti di pregio come il villaggio dell'età del Bronzo,  il museo storico archeologico oltre che, ovviamente, l'anfiteatro. Un'azione comune, insomma, per portare ancora più in alto l'immagine di due eccellenze territoriali come Nola e Pompei», spiega l'assessore alla Cultura Cinzia Trinchese.

«Lavoreremo insieme con Pompei e ci attiveremo per far arrivare risorse ed investimenti. Puntiamo in alto - evidenzia il sindaco Geremia Biancardi - perché la nostra città e tutto ciò che essa rappresenta si inserisce a pieno titolo in un panorama di rilevanza internazionale così come Pompei. I successi ed i risultati ottenuti da Nola e dal suo ruolo  di punto di riferimento culturale e religioso devono spingerci a guardare sempre più avanti lungo un percorso di valorizzazione destinato ad avere ricadute positive in ogni settore e nell'intera area».

«Oltre all’archeologia, entrambe le città hanno un Anfiteatro romano, Pompei e Nola sono legati anche da un grande momento religioso: una cappella interna agli scavi archeologici della nostra città  è dedicata a San Paolino e sull’abside  - ha sottolineato poi il primo cittadino di Pompei, Ferdinando Uliano - è incisa la famosa frase ‘Nuova Pompei’. Faremo  inoltre  da ambasciatori  tra la città Tarragona di Catalogna, con la quale siamo gemellati, e Nola per mettere in campo altre iniziative promozionali».