Il magistrato di Torre Annunziata che ha processato il 47enne di Casalnuovo che il 24 febbraio scorso ha minacciato con un coltello da cucina una comitiva di turisti che si intratteneva in un noto ristorante di Pompei, nei pressi degli Scavi archeologici.
Il giuidice ha decretato il suo internamento in una struttura d’igiene mentale del comune di Casalnuovo (dove risiede l'uomo). L’iniziativa insensata avrebbe potuto costare la vita agli ospiti di un famoso albergo-ristorante sito a Pompei-Villa dei Misteri perché, come hanno chiarito le indagini di Polizia, l’uomo si trovava in uno stato di forte agitazione a causa del recente licenziamento dallo stabilimento in cui lavorava. L’uomo era entrato nella sala ristorante e si era armato di un coltello con una lunga lama trovato in cucina, poi aveva minacciato i presenti (tutti turisti stranieri) dicendo che voleva dare alle fiamme il locale con il gas della cucina del ristorante. L’uomo (A. R.) è una persona che non ha mai operato contro la legge per cui il magistrato oplontino si è dimostrato comprensivo nei suoi confronti, facendolo ricoverare per cure psichiatriche e affidandolo successivamente agli arresti domiciliari per ovvi motivi di sicurezza.
Ricordiamo che anche se ci è stato pericolo, alla fine le sue minacce hanno prodotto solo spavento perché non hanno avuto alcun seguito negativo grazie all’intervento degli agenti di Polizia del locale Commissariato,guidati dal vicequestore aggiunto Angelo Lamanna che, dopo una serrata e lunga trattativa, lo aveva convinto a desistere dai suoi insani propositi. Alla fine quel gesto minacciato, ma non premeditato, non ha avuto conseguenze negative. Anche di questo il giudice ha tenuto conto.