‘L’Egitto a Pompei’ è il tema di una grande iniziativa culturale a cura di tre prestigiose istituzioni culturali nazionali (Museo Egizio di Torino, Soprintendenza di Pompei, Museo Archeologico Nazionale di Napoli) per mettere in campo un grande evento culturale in tre mostre distinte collegate dal filo rosso della cultura egiziana che ha influenzato l’area mediterranea per un lungo arco di tempo.
La caratteristica di questo Evento è dato dallo scambio incrociato di reperti nello scopo di rendere evidente i collegamenti mettendo a raffronto segni di civiltà diverse avvicinati da un’unica matrice. Per il prossimo 16 aprile sarà inaugurata l’esposizione di reperti nella Palestra Grande di Pompei. Uno scenografico allestimento riunirà sette monumentali, statue con testa di leone della dea Sekhmet insieme alla statua seduta del faraone Tutmosi III che per la prima volta escono dalle sale del Museo Egizio. Si vuole con l’esposizione di reperti, installazioni multimediali e percorsi tematici rendere evidente la forza di sincretismi religiosi che hanno avuto la loro centralità nel culto solare. Nello stesso tempo, con un percorso egizio nel parco archeologico di Pompei, a partire dal Tempio di Iside e la visita di moltissime domus, che riportano motivi decorativi “egittizzanti”, si vuole dimostrare quanto la cultura egizia fosse presente a Pompei (negli affreschi, gli oggetti, i costumi ed i riti religiosi) e come il centro vesuviano (all’epoca dell’eruzione Pompei era sul mare) fosse un punto di riferimento dei traffici commerciali del mar mediterraneo. Dal 28 giugno al Museo Archeologico Nazionale di Napoli sarà inaugurata una nuova sezione delle collezioni permanenti della cultura egizia che servirà ad integrare l’Evento di Pompei. Per facilitare la lettura al pubblico il nuovo percorso sarà articolato per temi. Dopo una sala introduttiva ognuna delle cinque sale successive sarà dedicata ad un argomento: Uomini e Faraoni, La Tomba e il Corredo Funerario, La Mummificazione, Il Mondo magico e religioso, La Scrittura, i Mestieri e l’Egitto in Campania.
Prima ancora (il 16 marzo) ci sarà l’inaugurazione della mostra Mito e Natura nella piramide (installazione dell’architetto Venezia installata nel 2015 con 20 calchi di vittime dell’eruzione all’interno, che attualmente sono stati trasferiti presso la struttura cristallo e acciaio definita “serpentone”, dove rimarranno esposte presumibilmente per tutta la stagione turistica.) Alla fine è proprio il caso di dire che si prevede una partenza alla grande della stagione turistica 2016 a partire dalla prossima primavera in cui la valorizzazione (tenendo anche conto dei nuovi spazi che saranno resi disponibili per fine restauri) avrà motivi di richiamo internazionale di ineguagliabile prestigio.