E’ partito, con un provvedimento del vicesindaco Pietro Orsineri (con delega al Personale), la ulteriore modificazione della macchina amministrativa di Pompei che nasce (come è scritto nell’atto) per superare alcune criticità delle precedenti delibere di giunta e per criteri di maggior “efficientamento” della medesima macchina comunale.
La soluzione adottata per superare le “criticità” precedenti hanno suggerito l’accorpamento di alcuni uffici, la formazione di nuovi servizi ed trasferimento di competenze da un Settore all’altro dell'Ente. Sulla base del nuovo quadro organizzativo, competerà alla segretaria generale Carmela Cucca designare i nomi dei nuovi responsabili di comparto mettendo in atto parallelamente criteri di mobilità suggeriti dall’Autorità Anticorruzione (ANAC).
Veniamo all’ordine dei cambiamenti organizzativi. Appare quantomeno “strano” il dato che essi siano stati deliberati da un solo componente dell’esecutivo, a parziale rettifica degli indirizzi precedenti di tutto l’organo.
In ogni caso, entrando nello specificio, il servizio Ecologia ed Ambiente, che prima era stato assegnato al Aettore Affari generali e Finanziario, perché meglio riferibile per la specifica attività alla Centrale Unica di Committenza ed al settore contabile, viene adesso scisso in due comparti. L’Ecologia resta dov’è (I Settore) mentre l’Ambiente si sposta nel servizio tecnico (settore urbanistica). Si ritiene anche utile accorpare tutti i servizi al cittadino (sociali, urbanistica, elettorali e scolastici) che al momento fanno parte di settori diversi. Parimenti, Orsineri ha ritenuto utile far coordinare da un solo funzionario il servizio Cultura, Turismo e Pubblica istruzione (che guarda caso corrisponde alle sue deleghe politiche).
Ultima decisione (non per importanza) riguarda la protezione civile che rientra nell’ambito della Polizia Municipale da cui era uscita da anni. Secondo l’indicazione fornita del vicesindaco di Pompei, dovrà essere da ora in poi diretta da un ufficiale dei Vigili Urbani con la qualifica professionale di istruttore direttivo di vigilanza. A questo punto la domanda del comune cittadino di Pompei è: “Servirà questa nuova forma organizzativa a far migliorare il servizio che il Comune presta agli utenti?”. La risposta resterebbe sospesa se non si ricorresse ad una elementare regola di aritmetica: “Cambiando l’ordine degli addendi la somma non cambia”.