E’ stata pubblicata oggi, sul sito internet del Comune di Pompei, la determina del dirigente del I Settore amministrativo per l’acquisto del software di collegamento con gli esercizi alberghieri per l’incasso della tassa di soggiorno.
Intanto s’infiamma la polemica insorta tra la vicepresidente del Consiglio comunale Maria Padulosi ed il presidente della I Commissione istituzionale del Comune, Alfonso Conforti, riguardo all’applicabilità o meno della tassa di soggiorno per il 2016.
Che cosa c’è dietro? La domanda è legittima perché, al di là delle interpretazioni (più o meno professionali) presentate dai due avversari politici (la prima di minoranza, il secondo di maggioranza) resta il fatto, già ampiamente illustrato in un precdenete articolo, che da Palazzo De Fusco è partito un preciso quesito interpretativo della normativa (il cui testo è oggettivamente poco chiaro) anche se la determina dovrebbe dimostrare che si sentono sicuri di aver operato secondo legge.
In ogni caso tra qualche giorno arriverà la risposta del Ministero delle Finanze, il Comune di Pompei saprà come comportarsi (se incassare la tassa o rimandare al 2017, sempre se non intervengano nuovi divieti)?
Resta sul piano politico capire il retroterra di certe battute velenose partite con il post sul web con cui la Padulosi, sulla tassa di soggiorno, ha bacchettato il sindaco Uliano e la sua maggioranza parlando di “colpevole ignoranza”. Contro di lei Conforti parla di "clamorosa svista" assicurando che "il provvedimento non è a rischio, che la tassa di soggiorno entrerà in vigore regolarmente... che la consigliera Padulosi si sbaglia”.
Che senso ha scontrarsi così clamorosamente a pochi giorni dalla risposta al quesito che metterà fine alla vicenda? La verità è che Conforti non perdona all’interlocutrice politica la “sindrome di maestrina dalla penna rossa” nel voler vantare troppo frequentemente una presunta superiore competenza. Inoltre, in maggioranza non è stato apprezzato quel “bye bye” che è stato letto come compiacimento per un “disguido” che, se accertato, finisce con il penalizzare tutta Pompei.
Sul versante opposto bisogna ammettere che la “colpevole ignoranza” di cui parla la Padulosi ha già avuto purtroppo riscontro oggettivo in recenti provvedimenti (di cui Conforti è stato protagonista, considerato che da una decina d’anni segue sempre lo stesso comparto). Basti pensare al flop su isola pedonale e ticket bus e al caso (non ancora risolto) della mancanza di stalli a strisce bianche per la sosta delle vetture che causa numerosi ricorsi alle sanzioni amministrative contro l’evasione del ticket di parcheggio.
Parliamo di errori che hanno costato perdita di tempo alla politica e soldi alle tasche dei contribuenti. Il fatto è che, purtroppo, in questi casi non paga mai nessuno. Ma questo è un altro problema.