Arrivano dalla Bit di Milano buone notizie. E’ partita per Pompei una vera e propria rivoluzione culturale, parola del sindaco boy scout. Entusiasta, insieme a lui, anche il presidente del Consiglio comunale Alberto Robetti, che lo ha accompagnato al posto dell’assessore al turismo Pietro Orsineri, rimasto a Pompei in quanto anche vice (e sostituto) del sindaco Nando Uliano. Per il presidente Robetti, «questo tipo di convention rappresenta un terreno privilegiato per incrociare domanda e offerta turistica. La nostra partecipazione diretta alla Borsa del Turismo ci ha consento di stringere una serie di rapporti e accordi che arriveranno a compimento in un futuro molto prossimo».
Da parte sua Uliano si è detto «contento di essere venuto (a Milano, ndr) per rappresentare personalmente Pompei che non è solo la città degli scavi - ha affermato - ma anche la città della cultura, dell’accoglienza e della pace. Non a caso la facciata del Santuario Pontificio, dedicato alla Madonna del Rosario, è il primo monumento al mondo ad essere elevato alla Pace Universale».
Uliano promette il cambiamento radicale di Pompei, che secondo lui è già in parte avvenuto. Ottimo riscontro di autorità, visitatori ed operatori turistici nello stand riservato alla città nel padiglione della Regione Campania alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano.
Il sindaco ha fatto sapere che a Milano ha avuto modo di incontrare numerosi giornalisti, operatori del settore turistico, nonché esponenti istituzionali (il ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini, con il quale presumibilmente si sarà chiarito riguardo al piano Hub).
«Incremento delle politiche culturali e riqualificazione del territorio sono i punti su cui si articolerà il rilancio della città di Pompei», ha spiegato ancora Uliano, annunciando anche le linee portanti dell’offerta culturale per la stagione estiva che prevede «grandi eventi, concerti, mostre, rivisitazioni storiche, workshop e laboratori per i bambini».
Notizie che i suoi concittadini-contribuenti ignorano. Unico dettaglio “filtrato” dalla città della Madonnina è che il sindaco boy scout sarebbe intenzionato ad organizzare un festival rock in piazza Esedra. Dovrebbe quindi svolgersi nell’area antistante il parco archeologico, area demaniale di pertinenza degli Scavi di Pompei in cui nelle ore di sole si svolge il commercio turistico delle bancarelle (ci troviamo in piena Buffer Zone).
Questo è il motivo per cui la kermesse dovrebbe intitolarsi “Festival extramoenia”. «Un cartellone articolato che verrà presentato all’intera città». Chiarisce il sindaco di Pompei, lasciando attoniti opinione pubblica e ceto turistico locale, che certe notizie le hanno apprese solo di rimbalzo. «La presenza della città di Pompei nello stand della Regione ha comportato, quest’anno, un minor impegno economico da parte dell’Ente a fronte, però, di un feedback superiore». Ha concluso il sindaco boy scout, lasciando i suoi concittadini impazienti per il suo ritorno. Solo allora potranno chiedergli, finalmente, che cosa ha inteso dire con “feedback”.