L’obiettivo del progetto di una terza classe liceale di Pompei, che venerdì 5 febbraio raccoglie sul piano della conoscenza il testimone dal Grande Progetto Pompei, è di sensibilizzare le nuove generazioni sul tema fondamentale della trasparenza negli appalti pubblici, sulla base dei dati della piattaforma Open Coesione. Saranno presenti all’iniziativa il soprintendente Massimo Osanna e i vertici del GPP, oltre alle associazioni locali che collaboreranno con i giovani.
Al via venerdì prossimo, con un convegno nell’auditorium degli scavi di Pompei, il progetto di una terza classe del liceo "Pascal" di Pompei, che, in collaborazione con l’associazione Pompei 2033, si propone di realizzare il monitoraggio sui cantieri del Grande Progetto Pompei.
La manifestazione nasce in concomitanza con l’evento conclusivo di Open Pompei, il progetto nell’ambito del quale è nato il portale per la trasparenza degli appalti del GPP.
Per quanto riguarda la Soprintendenza, si conclude con un bilancio positivo l’esperienza di comunicazione via web della direzione generale, che ha praticato in forma innovativa i canoni di trasparenza della spendita di soldi pubblici a partire dalla fase di conferimento dell’appalto fino al collaudo dell’opera di restauro a chiusura di cantiere.
«Venerdì ci saremo, insieme ai ragazzi del Liceo, che presenteranno slides e foto dell’attività fin qui svolta per il progetto scolastico “A Scuola di Open Coesione - terza edizione». Hanno fatto sapere i componenti di Pompei 2033.
E’ significativo ed importante (per il significato di partecipazione civile) che i ragazzi del “Pascal” abbiano scelto, per l’occasione, di monitorare il restauro della domus Venere in conchiglia.
A fine anno (per la conclusione) ci saranno due presentazioni del lavoro di documentazione e commento prodotto dai ragazzi di Pompei: una a carattere locale, che coinvolgerà anche le associazioni, l’amministrazione e i cittadini; la seconda a Roma, al termine della quale sarà attribuito un premio alla scuola vincitrice per il miglior lavoro svolto (dove ci sarà il reportage dei ragazzi di una terza classe del liceo Pascal di Pompei, supportato dal contributo dell’associazione 2033 curatrice a Pompei della fortunata manifestazione estiva “Ludi Pompeiani”).
Il premio finale per il concorso consiste in un viaggio di istruzione a Bruxelles, presso le sedi delle istituzioni europee. Al di là del risultato che, ci auguriamo, sarà positivo per gli studneti della città mariana, vale l’esperienza formativa che mette in primo piano il senso dell’iniziativa dei giovani pompeiani nel mettere al servizio della comunità il ruolo di cittadini consapevoli nella partecipazione della gestione di un’eredità culturale unica al mondo.