Che cosa c’entra un evento culturale come il premio di archeologia "Amedeo Maiuri" con i lavori pubblici di restauro della Fonte Salutare?
Si tratta di due iniziative dell’Amministrazione targata Uliano, che sono collegate perché hanno una diversa natura ma un medesimo obiettivo: la valorizzazione della memoria storica di Pompei. Unico è anche il finanziamento, perché l’iniziativa è stata dotata di risorse pari a 195 mila euro (66 per cento a carico della Regione Campania, il restante 34 per cento a carico del Comune di Pompei) per un progetto che ha come responsabile il dirigente del VI Settore, ingegnere Michele Fiorenza, che ha partecipato con esito positivo al POR Campania 2007 – 2013 “Itinerari”.
Il Comune di Pompei è riuscito a non perdere il finanziamento superando diversi disguidi di natura tecnica burocratica e politica. Per quanto riguarda i lavori di restauro della Fonte Salutare, è stato annunciata, il 6 gennaio scorso, proprio dal sindaco Uliano nel corso di un evento musicale, l’apertura del cantiere per il recupero urbanistico di un luogo della memoria: il Parco della Fonte Salutare. All’origine stazione termale, successivamente diventato la villa comunale di Pompei. Tale è rimasta nella memoria storica della città fino allo scellerato intervento pubblico che lo ha portato in stato di degrado.
Complementare al progetto di restauro, manutenzione e messa in sicurezza della Fonte Salutare, è l’organizzazione del Premio di archeologia “Amedeo Maiuri”, che si propone all’attenzione del ceto scientifico internazionale come contenitore di una serie di eventi culturali che mirano alla valorizzazione degli scavi archeologici di Pompei e degli altri siti vesuviani. E' stato affidato, nei giorni scorsi, l'incarico per la sua direzione artistica all’archeologa Laura Del Verme, autrice di numerosi saggi scientifici e titolare di un ricco curriculum professionale. Ora tocca a lei riprendere l’iter organizzativo del Premio da dove ha lasciato Carlo Manfredi (suo predecessore in una precedente delibera) o cancellare quanto di precedentemente è stato programmato e ripartire daccapo nell’iniziativa culturale destinata a segnare il mandato di Uliano.
In un primo momento era stato l’ex direttore della rivista edita dal comune di Pompei ad essere designato quale direttore del Premio di archeologia. Successivamente, il parziale mutamento genetico della maggioranza ha suggerito un soluzione diversa per la conduzione dell'evento perché Manfredi è stato giudicato amico dei “golpisti”.