«L’Amministrazione comunale ha assunto una atteggiamento di criticità nei confronti della creazione dell’Hub ferroviario annunciato dal Governo. Non si tratta di una presa di posizione sic et simpliciter. Come nostro costume, siamo sempre aperti al dialogo e al confronto. Un confronto che finora è stato molto labile. Conosciamo il progetto solo a grandi linee e ciò che abbiamo carpito finora non ci entusiasma. È inutile negarlo. Considerando che è un progetto che avrà non poche ricadute sul nostro territorio, avremmo preferito una maggiore concertazione tra le parti, soprattutto con quelle che vivono e amministrano una città particolare come Pompei. Siamo ancora in tempo e siamo certi che dal Governo e dal comitato di gestione del grande progetto Pompei arriveranno, presto, ulteriori segnali di apertura».
Margherita Beatrice, assessore del Comune di Pompei con delega ai siti Unesco, torna sulla querelle circa la creazione di un Hub ferroviario che il Governo vorrebbe costruire a pochi metri dall’area archeologica. Delegata dal primo cittadino anche a seguire i futuri sviluppi della questione, l’assessore Beatrice spiega la ragioni che hanno condotto l’Amministrazione cittadina a prendere le distanze dal progetto.
«Le nostre perplessità riguardano diversi aspetti. La città di Pompei ha già tre stazioni ferroviarie le cui condizioni strutturali, ad oggi, non sono delle migliori - prosegue Beatrice -. Piuttosto che creare un Hub ex novo, avremmo preferito investire sull’esistente. In pieno centro cittadino, in tre posizioni strategiche esistono, infatti, ben due stazioni della Circumvesuviana e una delle Ferrovie dello Stato. Tre scali di cruciale rilevanza per l’economia cittadina perché consente ai visitatori di passare per la città nuova. Così come è stato concepito, invece, l’Hub taglierebbe fuori dal circuito turistico tutta la città che deve già contrastare una grave crisi legata alla scarsa stanzialità dei visitatori. Tra le altre cose, ad una prima analisi, il progetto dell’Hub va in contrasto con quanto stabilito dalle linee programmatiche del Grande Progetto Pompei, che ha tra le proprie priorità anche il rilancio economico della Buffer Zone. Cosa che di certo non avverrà se le condizioni resteranno le stesse e se dal treno i turisti, attraverso una passerella, potranno raggiungere direttamente l’area archeologica bypassando completamente la città nuova e vanificando - conclude - ogni tentativo di rilancio economico e culturale messo in atto».
Nella mattinata di ieri, 4 gennaio, il primo cittadino Ferdinando Uliano ha ricevuto messaggi e telefonate di sostegno da diversi esponenti appartenenti sia al mondo politico che a quello culturale. Su tutti l’appoggio di Elena Coccia, Il vicesindaco della città metropolitana di Napoli, nonché Presidente dell'Osservatorio del Centro Storico di Napoli Sito Unesco.
«Sono pienamente d’accordo con il sindaco di Pompei - afferma Elena Coccia -. Ho già sostenuto la sua posizione a Roma, nel corso di un incontro con il ministro Dario Franceschini al quale era presente anche il presidente della Regione, Vincenzo De Luca».