Oramai la Fonte Salutare di Pompei è diventata il luogo simbolo del malgoverno. Se l’Amministrazione targata Uliano si lascia scappare l’occasione di restaurarla (perdendo il finanziamento regionale che ha ottenuto grazie all’interessamento di un consigliere comunale che non fa parte della maggioranza) perde irrimediabilmente la faccia venendo meno ad uno dei suoi maggiori impegni con l’elettorato.
Non a caso il parco (intorno alla quale si spera di impiantare un minimo di verde pubblico attrezzato per l’utilizzo dello spazio in Villa comunale) è diventato il luogo simbolico della politica locale che ha l’obiettivo di rinnovare Pompei. Domenica scorsa è stata la volta della formazione pompeiana del M5S che finora ha conseguito due “insuccessi onorevoli” a Pompei, nel senso che si è presentata alle elezioni amministrative con i volti di giovani (e qualche meno giovane) che non erano mai stati impegnati in competizioni elettorali ed avevano il certificato del casellario giudiziario pulito. Guidati egregiamente dal giovane candidato sindaco Fabio Liguori, hanno riscosso un voto di simpatia ma non sono entrati a Palazzo de Fusco. La cosa importante è che hanno rinunciato ad entrarvi anche quando è stata offerta loro una poltrona prestigiosa nell’esecutivo Uliano. Una rinuncia che fa parte delle regole di comportamento di un Movimento che disprezza l’affarismo della politica.
Altra performance significativa ha riguardato la candidata pompeiana M5S alla Regione Virginia La Mura. Anche lei non è stata eletta ma ha avuto lo stesso la soddisfazione di riscontrare il segno positivo (per lei ed il Movimento che ha rappresentato) del riconoscimento elettorale (è stata la candidata più votata a Pompei) per il suo impegno nella lotta contro la seconda foce del Sarno in una campagna di sensibilizzazione della problematica della bonifica del corso fluviale (che, che se posta in essere, potrebbe risolvere anche il problema degli allagamenti). Alla manifestazione di domenica scorsa nella Fonte Salutare sono stati proprio Fabio Liguori (che ha commentato il degrado del centro storico) e Virginia la Mura, che ha dato testimonianza del suo immutato impegno al fianco dei consiglieri regionali campani, a precedere l’ampio e dettagliato intervento di Segio Puglia, Senatore della Repubblica, che si è soffermato su due iniziative del Movimento grillino: la proposta di legge del salario minimo garantito e quella sull’assicurazione della responsabilità automobilistica (settore in cui prevale una sorta di discriminazione contro gli automobilisti virtuosi meridionali). La manifestazione di domenica 8 novembre ed il manifesto-lettera del giorno successivo di Pietro Amitrano, accendono un clima di campagna elettorale a Pompei che alimenta la speranza del rinnovamento politico, basata su un clima di cambiamento radicale che porti alla guida della città forze sane e pulite, che siano dotate anche della necessaria competenza.