Il sindaco di Pompei Ferdinando Uliano ha comunicato ai cittadini la sua ferma intenzione “di azzerare completamente la squadra di governo”. Seguiranno contatti nei prossimi giorni per varare “una giunta di spessore”. Evidentemente quella fino ad ora in carica era “sottile”.
Uliano darà precedenza a “formalità istituzionali” prima di firmare i decreti di revoca. E’ un po’ di tempo che piove a Palazzo de Fusco e francamente fa ridere chi ritiene di salvare la faccia chiudendo solo le finestre. Bisognerebbe al contrario riparare il tetto ma gli inquilini del primo piano (fino ad oggi) hanno preferito accreditare una versione dei fatti (avallata con manifesti risibili) secondomla quale il problema non esiste. Un atteggiamento che presuppone la scarsa considerazione dell’intelligenza degli elettori. Superati i dissidi con i consiglieri della lista civica “Progetto Democratico” dopo l’uscita (per licenziamento) del dirigente comunale Vitiello, ed il contemporaneo rientro dal distacco del suo collega Annunziata (amministrazione a porte girevoli), ora il sindaco Uliano deve fare i conti con un’istanza ufficiale a tre firme. Essa contesta la permanenza in giunta di due assessori: Margherita Beatrice e Raffaele Marra. Le tre firme contro sono dei consiglieri comunali di maggioranza Carmine Cirillo, Stefano De Martino e Luigi Ametrano. Attenzione, però, c’è un distinguo. Il primo dei tre è della lista “Città Futura” mentre gli altri due sono della formazione “Città Nuova”. Non sfugge a nessuno il tatticismo di presentarsi più forti con alleanze di comodo. Che cosa non si farebbe pur di “licenziare” un alleato che ci ha profondamente delusi!
All’inizio del mandato Marra è stato investito da un provvedimento di presunto abusivismo edilizio ma non pensiamo neanche lontanamente che il suo ex alleato Cirillo abbia aperto una questione di legalità nei suoi confronti. Invece lo ha sempre considerato troppo appiattito sulle posizioni del sindaco Uliano.
Margherita Beatrice invece viene sfiduciata da entrambi i consiglieri di riferimento che prima l’avevano acclamata pescandola dal limbo degli sconosciuti (in politica). A questo punto una domanda sorge spontanea. Che cosa volevano questi consiglieri insoddisfatti dai loro assessori? Non sarebbe il caso di fare luce sull’argomento dal momento che i pompeiani si trovano costretti a subire un nuovo avvicendamento nella stanza dei bottoni? Quanti sono in un anno gli assessori nominati e poi revocati? Ne abbiamo perso il conto. Bene ha fatto Uliano a mandare tutti a casa (buoni e cattivi) ma siamo convinti che alcuni di loro (i buoni) saranno riconfermati.
Nel frattempo, pare siano partiti i contatti sotterranei destinati ad allargare le alleanze. In questo nuovo mix (di vecchi, nuovi e semi nuovi) dovrebbe ripartire la navicella del boy scout capitan Uliano. Gira la voce che l’opposizione in Consiglio comunale avrebbe redatto un documento con nuovi dissidenti. Iniziativa smentita della vice presidente dell'Assise Maria Padulosi (dell’opposizione) che si affretta ad aggiungere: “Anche se è vero che l’unico argomento che ci unisce (almeno per i consiglieri d’opposizione, ndr) è la profonda sfiducia nei confronti del sindaco Uliano".