E’ una giornata storica per l’archeologia vesuviana (Pompei al primo posto), con la riunione del comitato di gestione del Grande Progetto Pompei per lo sviluppo delle aree comprese nel piano UNESCO (Pompei, Ercolano e Torre Annunziata), che si è riunito nel pomeriggio di del 22 settembre al Collegio Romano. All'incontro hanno partecipatoil ministro dei Beni e le Attività Culturali, Dario Franceschini, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, i rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alla coesione territoriale, il Presidente delle Regione Campania, Vincenzo De Luca, i sindaci di Boscoreale, Boscotrecase, Castellammare di Stabia, Ercolano, Pompei, Portici, Torre Annunziata, Torre del Greco, Trecase, il direttore del Grande Progetto Pompei, Giovanni Nistri, e il soprintendente di Pompei, Massimo Osanna.
Per il comune di Pompei, oltre al primo cittadino Uliano, erano presenti anche il capo dell’Ufficio Tecnico Comunale, l’ingegnere Michele Fiorenza, e il consigliere comunale Raimondo Sorrentino. Il sindaco Uliano si è compiaciuto per l’intuizione azzeccata di lavorare in rete con i colleghi degli altri Enti territoriali apprezzando la sinergia a livello regionale.
La riunione, nella sede del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, è partita dal documento di orientamento varato a Palazzo de Fusco. Da parte sua, il generale Giovanni Nistri ha presentato una relazione di sintesi sull’attività svolta dall’Unità Grande Pompei ed i risultati emersi dai tavoli tecnici, sostenendo l’esigenza della creazione di un sistema di mobilità basato su fonti energetiche alternative. Promosso dal Comune di Pompei, il cui protocollo è stato annunciato nei giorni scorsi durante un incontro a Palazzo De Fusco, Uliano ha ribadito di aver posto all’attenzione del tavolo tre punti strategici fondamentali per Pompei e tutta l’area turistica vesuviana. Il primo consta nella creazione di una rete di trasporti efficiente ed innovativa che serva tutta l’area collegandola con il resto del Paese. Il secondo è di predisporre un’adeguata accoglienza turistica (esigenza che si scontra con i risicati fondi finanziari disponibili). Terzo, è emersa l’urgenza di una legge per Pompei (condivisa anche dal governatore De Luca). Lo studio di fattibilità presentato dalle Ferrovie dello Stato per migliorare il collegamento degli scavi archeologici di Pompei con la rete ferroviaria nazionale e locale, prevede la creazione di una nuova stazione ferroviaria con la funzione di snodo, di smistamento e indirizzamento del flusso turistico verso il sito archeologico; di interscambio con la linea Circumvesuviana Napoli-Sorrento e con le altre modalità di trasporto via terra; accesso diretto da tutta la rete ferroviaria nazionale con la possibilità di collegamenti dalle principali città anche con treni ad alta velocità.
Il nuovo Hub ferroviario ‘Pompei Scavi’ sorgerà sull'intersezione della linea Rfi Napoli-Salerno con la linea della Circumvesuviana Napoli-Sorrento. In corrispondenza della nuova fermata verrà realizzata una stazione ferroviaria che sarà collegata direttamente agli Scavi di Pompei da un percorso pedonale attrezzato, e che avrà anche la funzione di snodo di smistamento e indirizzamento del flusso turistico verso il sito archeologico. Alla stazione sarà infatti affiancato un parcheggio di interscambio modale di circa 200 posti auto. Il costo dell'intervento è stimato in circa 35 milioni di euro; i tempi stimati per la realizzazione del nuovo Hub sono di 12 mesi per la progettazione, le attività negoziali, l’acquisizione delle aree e dei permessi, e di 18 mesi per i lavori e il collaudo finale.