«Per combattere la morte si deve vivere una vita esemplare». La dichiarazione di Colombia Barrosse, console generale degli Stati Uniti a Napoli, ha concluso il suo intervento che replicava amichevolmente a quello appassionato e sentito del sindaco di Pompei Nando Uliano, che ha presenziato alla cerimonia anche come delegato della Città Metropolitana di Napoli.
La città mariana ha ricordato questa mattina le vittime del crollo delle Torri Gemelle, distrutte l'11 settembre 2001 da un attacco terroristico. Nella manifestazione in piazza Bartolo Longo, dove si erge il monumento realizzato per commemorare la tragedia, si è parlato soprattutto di superare il terrorismo di ogni tipo con l’integrazione e l’accoglienza. Sentimenti che sono nel DNA sia del popolo americano che di quello italiano, e che in questi tempi vengono gratificati dalla predicazione esemplare di Papa Francesco. Le vittime dell'attacco alle «Twin Towers» di New York dell'11 settembre 2001 sono state ricordate nella città di Pompei prima con una cerimonia liturgica nel Santuario della Vergine del Rosario, e successivamente con un evento laico che ha visto la partecipazione del Console Generale Usa a Napoli, Colombia Barrosse, oltre ad autorità civili e religiose e tanti cittadini pompeiani.
La Messa in suffragio delle vittime è stato celebrata alle 10 sull'Altare Maggiore del Santuario. Successivamente è stata deposta una corona d'alloro al monumento cittadino alle Torri Gemelle sito in piazza Bartolo Longo. Le note della banda delle Forze Navali statunitensi hanno accompagnato l’alzabandiera dei due Paesi amici.
Il monumento rappresenta un’eredità civile che è giunta alla città di Pompei dall'Autorità portuale di New York e del New Jersey, ed è composto da un frammento originale di trave del «World Trade Ceneter». E’ opera originale di Lello Esposito, ed è alto 6 metri, con una base realizzata con un blocco in pietra lavica vesuviana di 24 metri quadrati. Vuole rappresentare il legame di fratellanza fra il popolo americano e quello italiano.