Agosto e settembre sono i mesi migliori per mangiare pesce nei ristoranti pompeiani. Lo stesso discorso vale per tutta la Campania, dal momento che in questi due mesi estivi si vive il periodo d'oro del pesce campano.
E‘ il momento di approfittarne per recarsi con i parenti o con gli amici in uno dei rinomati ristoranti pompeiani a mangiare pesce fresco. Si deve approfittare del fatto che in questo periodo in tutti i mercati e nei ristoranti della Campania il pesce fresco è stato tutto (o quasi) catturato nelle acque nostrane. La normativa favorisce la Campania relativamente al fermo biologico che, per i pescherecci campani sarà in vigore dal 19 settembre al 18 ottobre, mentre per il mare Adriatico il fermo partirà prima.
Il fermo biologico è voluto dalla Unione Europea al fine di evitare (favorendo la riproduzione) l'impoverimento della risorsa ittica. Con i mercati a corto di prodotti freschi di provenienza Adriatico, questo è il periodo migliore per trovare abbondanza di pesce azzurro del Tirreno come le alici e le meno pregiate, ma altrettanto buone, aguglie, oppure le palamite e lo sgombro. Lo stesso periodo vale anche per i richiestissimi saraghi. Attenti però alle frodi da parte di chi spaccia per pesce fresco i prodotti congelati.
«Non c'è un unico metodo per riconoscere il pesce fresco rispetto a quello di qualche giorno o, peggio, decongelato - spiega Fulvio Giugliano, presidente del Consorzio pescato Campano -. Bisogna non fermarsi alle apparenze. Il pesce fresco profuma di mare - spiega Giugliano -, l'occhio deve essere vivido e gonfio. La pelle deve essere brillante e le squame non devono staccarsi con facilità dalla pelle, avvolta dal muco cutaneo. Le branchie del pesce devono essere rosso brillante. Il pesce deve presentarsi turgido e compatto».
A parte ogni consiglio, la cosa migliore da fare è rivolgersi alle pescherie di fiducia ed ai ristoranti già sperimentati favorevolmente. Le rinomate ditte di distribuzione del pesce garantiscono con il loro marchio il prodotto nel punto di vendita.