Sono fortunatamente finiti i tempi in cui i turisti stranieri tornavano ai loro Paesi portando negli zainetti reperti archeologici. Oggi (ma anche in altri casi precedenti) le forze dell’ordine ed i custodi di Pompei hanno scoperto e denunciato casi di furti di reperti archeologici o giovani vandali che girano per gli scavi di Pompei.
I carabinieri del posto fisso presso gli Scavi di Pompei hanno beccato un ragazzino olandese (16 anni) residente in Germania. Aveva portato via dal parco archeologico frammenti di una tegola e di un’anfora antica. Li aveva presi dal suolo (purtroppo ce ne sono troppi sparsi ed incustoditi) nei pressi di via dell’Abbondanza (la strada principale della Pompei antica). Li aveva riposti nello zaino ed aveva la chiara intenzione di portarseli a casa, in Germania. Quante persone hanno fatto prima di lui lo stesso gesto senza essere denunciati? Fortunatamente adesso l’aria è cambiata a Pompei ed il giovane è stato denunciato, a piede libero, per furto aggravato, dopo essere stato affidato dall’operatore dell’Arma ai propri genitori. L’operazione dei carabinieri di Pompei è scattata grazie alla segnalazione di un turista (altro segnale positivo di consapevolezza e responsabilità). Grazie a lui è stato bloccato il minore, recuperato il materiale archeologico rubato e restituito alla Soprintendenza. Dopo le formalità di rito (che hanno previsto l’identificazione e la dovuta segnalazione al tribunale dei minori) il sedicenne è stato riaffidato ai genitori.
Nella stessa giornata gli stessi carabinieri (nucleo fisso presso gli scavi di Pompei) su denuncia di una famiglia di turisti spagnoli provenienti da Sorrento, hanno fermato e segnalato una coppia di rumeni che taglieggiava i turisti che si fermavano per chiedere indicazioni stradali all’uscita dedel casello di Castellammare di Stabia dell’autostrada Napoli-Pompei. Nel caso specifico, i turisti avevano dovuto sganciare 20 euro per un’indicazione stradale.