E’ acclarato che il principio di solidarietà e comprensione umana è prevalente nei rapporti pubblici. Bene ha fatto quindi il sindaco di Pompei, Nando Uliano, al fine di tutelare la salute pubblica in questo periodo di caldo insopportabile in cui le temperature toccano i quaranta gradi e l’umidità è opprimente, a vietare con un’ordinanza i distacchi dei contatori per la somministrazione dell’acqua (bene fondamentale ed insostituibile).
«La mia amministrazione ha deciso di diffidare la Gori dal procedere con i distacchi». Ha fatto sapere ai pompeiani il sindaco Uliano nel difendere le fasce di utenza più deboli (anziani, malati, cittadini con disagio sociale) che devono restare indenni a scapito di qualsiasi principio economico perché l’etica viene prima dell’economia, solo successivamente si può ragionare per arrivare alla conclusione che un bene indispensabile come l’acqua non si può negare a nessuno.
Il messaggio contenuto nell’ordinanza sindacale numero 248 è forte e chiaro. A lanciarlo all’indirizzo della società che gestisce il servizio idrico integrato è il sindaco di Pompei Ferdinando Uliano.
«L'acqua, così come la sua somministrazione, è un elemento essenziale per evitare l’insorgere di inconvenienti igienico-sanitari e disagi fisici per i cittadini. In particolare, per gli anziani e le fasce deboli della popolazione», scrive il sindaco nel provvedimento. «Alla luce dei massivi ed indiscriminati distacchi dei contatori operati dalla Gori recentemente sul territorio comunale per casi di presunta o acclarata morosità, in considerazione delle modalità operative con le quali sono stati perpetrati tali distacchi, senza cioè un preventivo, congruo preavviso in un periodo in cui la somministrazione idrica assume connotazioni di "protezione civile" e "sanitaria", ritengo doveroso, a tutela dell’igiene pubblica, emettere l’ordinanza che vieta alla Gori Spa di procedere sia con il distacco dei contatori idrici che all’interruzione della somministrazione di acqua potabile alle famiglie di Pompei presso la civili abitazioni».
Non si tratta di essere di destra e di sinistra. E’ chiaro che di fronte allo sfascio della gestione pubblica dell’acqua, il responsabile di una comunità civile deve in via preliminare salvaguardare la salute pubblica assicurando l’erogazione senza limite a tutti i cittadini di un liquido indispensabile per la vita. Siamo sicuri che Uliano non ha oppositori. Su questo argomento ha operato con il consenso generalizzato della popolazione che rappresenta responsabilmente.