"Pompei ha regalato all'Italia l'ennesima figuraccia internazionale. Da tempo chiedo al governo di fare chiarezza sulle assunzioni fatte dalla società in house del ministero Ales Spa che lo scorso 17 febbraio in 72 minuti ha pubblicato ben 19 incarichi, tutti con procedure di affidamento diretto, sulla pagina «Bandi di gara e contratti». Nello specifico, tre incarichi mediante affidamento diretto, tutti per «servizio di somministrazione lavoro a tempo determinato» facenti riferimento allo stesso periodo di lavoro, per un importo di 39mila euro, a fronte di una soglia di 40mila euro che obbligherebbe ad un bando pubblico. Una strana coincidenza che ho provveduto a segnalare all'ANAC mesi fa, ma da Cantone non è arrivata ancora alcuna risposta".
Lo dichiara il deputato del Movimento Cinque Stelle Luigi Gallo, dopo che ieri, a causa di un'improvvisa assemblea sindacale, le porte degli Scavi di Pompei sono rimaste chiuse per oltre due ore, impedendo l'accesso a migliaia di turisti. Gallo ha rivolto un'interrogazione al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini per chiedere controlli ispettivi sulla Società Ales Spa.
"Non solo il Grande Progetto Pompei sta ancora aspettando le risorse umane che governo e Mibact avevano promesso e senza le quali il sito archeologico non può ripartire per risparmiare pochi spiccioli - denuncia Gallo -, ma il sito lavora da decenni sotto organico e questi risultati sono prevedibili. Ales ha allungato le sue lunghe mani su Pompei con la conseguenza che senza concorsi e senza organico aggiuntivo il governo sta spendendo tantissimi soldi dei cittadini per una società che fa un utilizzo spregiudicato di «servizio di somministrazione lavoro a tempo determinato»".