«Sarà anche vero che l’Amministrazione comunale di Pompei si è interessata verso il Governo e la Soprintendenza archeologica vesuviana per far tornare le visite notturne degli Scavi nell’estate del 2015 - afferma Antonio Pepe del sindacato Cisl di PompeI -. Alla luce dei fatti, però, risulta che il loro interessamento non è stato tenuto in alcuna considerazione dal momento che la comunicazione del Ministro Franceschini, che annuncia il provvedimento, deciso all’ultimo minuto perché altri musei avevano rinunciato, è stata spedita alla Soprintendenza di Osanna ed alle organizzazioni sindacali di Pompei che avevano minacciato azioni di protesta, ma nessuno, in quelle occasioni d’incontro, ha fatto menzione dell’iniziativa dell’esecutivo del comune di Pompei».
Lo stesso Pepe chiarisce che sull’argomento dell’intervento di valorizzazione del sito vesuviano sotto le stelle (e non sotto le lune, serie di eventi che un tempo era finanziato dalla Regione Campania), è una promozione a base di passeggiate notturne nel parco archeologico destinata a favorire i bar ed i ristoranti di Pompei di cui non era stato fatto alcun cenno (nel corso degli incontri sindacali) dell’interessamento del Comune.
A questo punto la cosa importante (al di là dei meriti) è che la manifestazione abbia luogo per favorire gli operatori turistici locali, ma quel che preme precisare è che il sindaco Uliano ripone probabilmente una fiducia che risulta, nei fatti concreti, la riposta nei rapporti con la Soprintendenza archeologica di Pompei. Gli esempi che si potrebbero fare sono tanti né si può fare un rilievo specifico all’Amministrazione attuale, perché è vizio antico di Soprintendenza e Santuario ricordarsi del Comune solo quando servono i vigili urbani e/o gli spazzini.