«Entro il 2016, un nuovo Museo del cibo nell'area archeologica di Pompei». Lo ha annunciato il soprintendente archeologo di Pompei, Ercolano e Stabia, Massimo Osanna a Roma, in occasione della presentazione della mostra “Nutrire l'Impero. Storie di alimentazione da Roma e Pompei” nella quale saranno esposti per la prima volta alcuni reperti in arrivo dal sito di Pompei.
«L'idea - racconta Osanna - è quella di raccogliere il complesso dei preziosi reperti organici ritrovati a Pompei». Cibo ma anche, ad esempio, manufatti lignei provenienti da Moregine, in corso di restauro, appartenenti ai preziosi paraventi che venivano utilizzati nei triclini. Ci sono ancora reperti osteologici, come il cavallo restaurato da Maiuri. Inoltre la borsa di cuoio da Oplontis. Sono reperti che sono stati sempre custoditi nelle camere climatizzate del centro di ricerca della sovrintendenza archeologica di Pompei. Finora - spiega Osanna - proprio per la fragilità di questi reperti e la mancanza di una sede idonea non è stato possibile esporli a Pompei».
Attualmente il progetto per il Museo è pronto secondo quanto dichiarato dal sovrintendente, si tratta solo di decidere dove posizionare la rampa d'accesso e il nuovo ascensore. Proprio in questi giorni sono partite le indagini sul declino sotto all'attuale storico Laboratorio di Scienze applicate fondato dall’indimenticabile dottoressa Ciarallo. Bisogna sondare il terreno perché in prossimità corrono le mura e durante la guerra è scoppiata anche una bomba. Riguardo ai tempi di realizzazione, Osanna si augura di terminare il Museo entro il 2016, anche al fine di inserirlo in eventuali finanziamenti Pon 2014-2020.