L’Amministrazione comunale di Pompei si pone in sintonia con la recente indagine di Polizia, coordinata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, riguardante l'assenteismo al Comune. L’intenzione dichiarata è di ridurre il rischio di corruzione di dipendenti comunali derivante dal consolidarsi di posizioni di potere nell’ambito dell’apparato amministrativo.
L’Amministrazione guidata dal sindaco Ferdinando Uliano intende dare impulso alle iniziative di rotazione del personale. «Solo l’alternanza tra funzionari, titolari di posizioni organizzative diverse che sono titolari di procedure “a rischio”, riduce la probabilità di eventuali condizionamenti (politici o fraudolenti) della macchina amministrativa». Fa sapere il vicesindaco Pietro Orsineri, che ha assunto l’iniziativa di gestire (dopo quella dei dirigenti) la seconda fase degli avvicendamenti, dopo averla già indirizzata allorquando assunse ad interim la carica di assessore al Personale.
Le indagini avviate dalla Procura di Torre Annunziata al fine di appurare le eventuali irregolarità delle timbratura del badge da parte dei dipendenti comunali, si pongono, secondo l’Amministrazione targata Uliano, in sintonia con la delibera di giunta n. 174 approvata dall’esecutivo comunale (Piano Triennale Anticorruzione). Ne deriva che è urgente e necessario andare avanti con la rotazione del personale, sia semplici impiegati che funzionari. In tal senso è stato dato un indirizzo specifico al Segretario Generale del comune di Pompei (che ha una specifica competenza e responsabilità a riguardo). Il tutto è ritenuto funzionale al fine di garantire la trasparenza negli atti pubblici, il contrasto alla corruzione ed anche, come deterrente, al fenomeno dell’assenteismo patologico. Alla fine «il ricorso alla mobilità interna è una misura considerata cruciale da quest’Amministrazione - prosegue Orineri nella sua nota -. Uno strumento atto a scongiurare fenomeni corruttivi che, nello specifico, andrebbe ad incidere soprattutto sulla sfera dei funzionari. Iniziativa che ad oggi - fatta eccezione di singoli casi - non ha ancora trovato piena applicazione».