E’ finita col rimanere "ospite" presso il carcere femminile di Pozzuoli. R. C. (40 anni), che esercitava l’antico mestiere a Pompei, usava fermarsi nelle ore notturne per adescare i clienti presso gli ingressi degli Scavi archeologici dove l’illuminazione è minore rispetto al centro e ci sono, nelle vicinanze, parecchi luoghi solitari dove è possibile appartarsi senza essere notati.
La 40enne, di origine napoletana, aveva preso l’abitudine di venire a Pompei dove faceva la prostituta solo apparentemente, perché una volta raggiunto col cliente il posto convenuto, sbucava dal buio un "compare" della passeggiatrice che lo minacciava con un coltello per farsi consegnare orologio, cellulare, danaro e preziosi. Alla fine, il 20 giugno scorso, i carabinieri di Pompei hanno notificato presso la casa circondariale di Pozzuoli, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti della donna, residente a Napoli, pregiudicata, in quanto ritenuta responsabile di due rapine commesse in concorso con un complice, avvenute nel quartiere Villa dei Misteri di Pompei verso la fine del mese di marzo e ad aprile di quest’anno.
La prima rapina è stata commessa nei confronti di un soggetto del comprensorio vesuviano. Minacciandolo con un coltello, R. C. ed il compare gli hanno presi con la forza oggetti in oro e denaro contante.
Nel secondo caso, parimenti la vittima era un sessantenne della zona vesuviana. Olltre al denaro ed ai preziosi, i due malviventi si erano impossessati di un telefono cellulare.
Le indagini dei carabinieri hanno portato sulla pista della donna, che è stata poi riconosciuta dalle vittime, in un confronto all’americana, come la prostituta-rapinatrice che usava portare i clienti in una zona convenuta dove c’era in agguato il complice armato di coltello.
La donna, al momento della notifica della contestazione delle due rapine, era già detenuta presso il carcere di Pozzuoli in quanto sottoposta prima a fermo di indiziata di delitto, unitamente al compagno, per altra rapina della stessa matrice commessa in data 17 maggio 2015. Medesime anche le modalità criminose, ai danni di un cliente di 30 anni circa. In quella circostanza, i carabinieri di Pompei, dopo aver rintracciato i "Bonnie e Clyde" da marciapiedi presso la Stazione Centrale di Napoli Piazza Garibaldi, sono riusciti a recuperare la somma contante asportata alla vittima pari a circa 250 euro. Il GIP di Torre Annunziata ha poi convalidato i fermi, che in un primo momento erano per semplice indizio di delitto, emettendo la misura cautelare in carcere per entrambi i malviventi, tuttora detenuti in attesa di processo.