Tre immigrati originari dell’Europa Orientale sono stati bloccati a Pompei, in via Colle San Bartolomeo, dai carabinieri della locale stazione, diretta dal maresciallo capo Canino. I tre sono stati fermati ed identificati e successivamente trattenuti agli arresti dagli uomini dell’Arma con l’imputazione di tentativo furto in abitazione privata. Si tratta, nello specifico di Vaclav Bely, della Repubblica Ceca, 34 anni, Sulkhan Khatidze, della Georgia, 31enne e Manuchar Kvitsiani, della Georgia, 33enne. Alla fine tre indesiderabili senza fissa dimora, che presto dovranno rispondere alla legge per direttissima del loro grave reato.
I carabinieri che hanno preso parte all’operazione, conclusasi con esito positivo, sono stati allertati dalla centrale operativa di Torre Annunziata. I militari dell’Arma hanno rincorso i tre delinquenti mentre si davano alla fuga, dopo avere tentato di forzare la porta d’ingresso dell’abitazione privata di un 75enne, utilizzando la tecnica oramai collaudata di una linguetta di plastica per aprire la serratura. L’arnese in questione è stato poi trovato durante la perquisizione dei ladri ammanettati dopo il fermo.
Con l’inizio della nuova stagione estiva sono aumentati i furti di appartamento anche per l’assenza da parte dei proprietari. Dal tipo di tecnica seguito dalla banda per mettere a segno il colpo si capisce subito se si tratta di stranieri o di delinquenza di casa nostra, perché la seconda si muove sempre su precise indicazioni fornite da una base logistica che riferisce valore e tipologia della refurtiva, abitudini della famiglia da colpire e barriere da superare (porte di sicurezza, impianti di video sorveglianza ecc.). Nel primo caso (come per l’arresto di oggi) i rapinatori si spostano casualmente esclusivamente sulla base di sensazioni elementari: un palazzo tranquillo in cui è facile entrare senza essere visti, con la tecnica rudimentale della tessera o la linguetta di plastica per aprire semplici serrature. Se la refurtiva è di poco valore si passa all’appartamento successivo. Con questa sistema sono stati perseguiti alcuni tentativi infruttuosi (che hanno lasciato segni evidenti) in via Aldo Moro. In un terzo caso, i rapinatori sono stati ripresi dalla video camera di sicurezza (due uomini ed una donna). Ora è probabile che si indaghi se ci siano possibili collegamenti tra i delinquenti registrati dal filmato e quelli catturati dai carabinieri.