A cura della Redazione

“L'approvazione del Piano Urbanistico Attuativo è un momento storico per il Comune di Sant'Antonio Abate, che permetterà di presentare un progetto di trasformazione industriale della zona, che significherà una svolta epocale per gli abatesi e una grande occasione per creare nuove opportunità per il territorio”.

A dirlo è Ilaria Abagnale, sindaca di Sant'Antonio Abate, dopo l'approvazione del PUA da parte del Consiglio Comunale durante l'ultima seduta consiliare.

“Potrà essere finalmente “attuata” la zona individuata come industriale nel PUC e che, fino ad ora, non era regolamentata – aggiunge Ilaria Abagnale –. Un passaggio fondamentale che permetterà a Sant'Antonio Abate di attrarre nuovi investimenti che potranno significare anche nuove opportunità di sviluppo e di lavoro. Questo era uno dei principali obiettivi del secondo mandato”.

La zona industriale sorgerà in un'area strategica, collegata alla bretella M3, dunque all'autostrada Napoli-Salerno, alla strada statale 268 del Vesuvio e alle principali arterie viarie. L'intera area è stata suddivisa in 8 comparti, cioè delle mega aree con estensione variabile dai 40mila ai 70mila metri quadrati, capaci di razionalizzare lo spazio e definire una urbanizzazione fondamentale, oggi quasi assente, capace di servire un'area così estesa e strategica per il territorio. L'area della futura zona industriale è classificata dal Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Napoli tra i “poli specialistici produttivi suscettibili di sviluppo per funzioni prevalentemente industriali e per funzioni logistiche” di interesse Metropolitano e sovracomunale. Le destinazioni d'uso consentite nell'ambito del PUA sono quattro: industriali, artigianali e logistiche, commerciali; direzionali e di servizio; attrezzature pubblico o di uso pubblico per servizi collettivi, per lo sport, lo svago e il tempo libero, e per aree verdi e parcheggi; viabilità. La trasformazione urbanistico-edilizia dei lotti produttivi potrà essere attuata dai soggetti proprietari dei suoli riuniti, in riferimento ai comparti di attuazione come definiti nel piano o per sub-comparti con superficie territoriale non inferiore ai 40mila metri quadrati.

“Le peculiarità dell'intervento – sottolinea la sindaca abatese – fanno ben intuire quanto sia importante questa opportunità di sviluppo socio-economico, culturale ed ecologico per Sant'Antonio Abate, i comuni limitrofi e la Città Metropolitana di Napoli. Dopo la conclusione della complessa fase di approvazione, in cui sono stati raccolti tutti i pareri degli enti e sono state recepite ed analizzate le osservazioni pervenute, di cui 12 dai cittadini e una da parte della Città Metropolitana di Napoli, si potrà procedere a presentare un progetto di trasformazione industriale – conclude Ilaria Abagnale – che renderà il territorio di Sant’Antonio Abate sempre più centrale e strategica nello sviluppo economico dell'Agro nocerino-sarnese”.