Da centro antiviolenza a struttura di riabilitazione sociale delle donne vittime di soprusi, in uscita dal percorso di accoglienza e protezione. E' questa la nuova destinazione d'uso pensata per il "Rifugio di Jole", ubicato in via Panoramica, 28, a Castellammare di Stabia in un bene confiscato alla criminalità organizzata.
Ad agosto verrà avviata la procedura ad evidenza pubblica per la coprogettazione del servizio, da attuare con enti del Terzo Settore.
Nell'intento dell'Amministrazione comunale stabiese, infatti, la riconversione è improntata allo svolgimento di attività di socializzazione, di auto e muto aiuto, informazione e contrasto alla violenza di genere.
Una scelta, quella di ridare "nuova vita" alla struttura, resasi necessaria a causa delle criticità che la stessa presentava in materia di barriere architettoniche, di numero di posti letto disponibili (solo due), di assenza di un locale adibito a colloqui individuali, separato dagli altri spazi del Centro.
Infine, il fatto che i locali erano posti a fronte strada, non consentendo così la possibilità di scongiurare l'avvicinamento degli autori delle violenze e dei maltrattamenti ma anche di mantenere segreto l'indirizzo e di garantire l'anonimato, la riservatezza, la protezione e l'ospitalità offerta alle donne e ai loro figli minorenni..