Una marcia con le scuole cittadine e un dibattito su “Musica e Legalità”. L'evento è in programma domani, giovedì 25 maggio, alle 9,30 a Sant'Antonio Abate ed è stato organizzato in collaborazione con gli studenti dell'Istituto comprensivo “Mosè Mascolo” e le associazioni sportive del territorio, nell'ambito del “Mese della Cultura Abatese”.
“Per ripartire in maniera decisa sul tema della legalità – afferma Ilaria Abagnale, sindaca di Sant'Antonio Abate (nella foto) – servono buone pratiche, sensibilizzazione ed educazione, coinvolgendo i più giovani, gli studenti e le scuole. Nelle ultime settimane ho notato che a Sant'Antonio Abate c'è grande interesse dei ragazzi a queste tematiche, un bel segnale per tutta la comunità che sta reagendo a tutti i livelli. Questa manifestazione sarà una grande opportunità proprio per loro, che potranno confrontarsi con chi si occupa attivamente per affermare i principi di legalità”.
La partenza del mini-corteo è prevista da piazza della Libertà e gli studenti in marcia raggiungeranno il Parco Naturale. Lì è previsto un incontro-dibattito su “Musica e Legalità” alla presenza di: Ilaria Abagnale; di don Tonino Palmese, presidente della fondazione Polis; di Pasquale Del Prete, presidente della Fai Antiracket Ercolano; Francesco Soviero, procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Salerno; Francesco Saverio Patrizio, dirigente scolastico dell'istituto comprensivo “Mosè Mascolo”.
All'incontro prenderanno parte anche i dirigenti scolastici degli istituti del territorio. Esattamente un anno fa, per le strade di Sant'Antonio Abate si è svolta la prima marcia antiracket, una passeggiata per dire “no” alla camorra in un momento molto difficile per la cittadina abatese.
“Questa manifestazione servirà anche a ribadire un concetto ben preciso e che questa amministrazione ha dimostrato con la costituzione di parte civile del Comune di Sant'Antonio Abate in due processi delicati: noi – conclude Ilaria Abagnale – siamo e saremo sempre vicini a chi sceglie di denunciare e, quando c'è stato bisogno di dare il buon esempio, non abbiamo esitato”.